Napoli Expo Art polis

Set 10th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Talento ne tenimmo, avimmo ingegno: nu poco sulo ca ce sustenimmo, cunquistarrammo chillu posto degno ca, pè mullezza nosta, nun tenimmo.” Così scriveva Raffaele Viviani nella sua “Campanilismo”, e a rimediare all’ingratitudine di una Napoli matrigna dei suoi talentuosi figli ci hanno pensato Gianni Nappa e Daniela Wollmann, curatori di “Napoli Expo Art polis”, una mostra ricca ed eterogenea che, organizzata dall’associazione culturale RevolutionART/creativiATTIVI con GESIN europegroup service, per un mese, dal 27 luglio al 31 agosto, ha trasformato il Palazzo delle Arti di Napoli in una straordinaria vetrina. Dalle performances alla ricerca del materico fino alle provocazioni che hanno fatto dell’arte quello strumento prezioso di dialogo, al 60 di via dei Mille, la lungimiranza di due profondi conoscitori del mezzo, ha reso possibile una miscellanea che attraverso quattro percorsi - i tipi, i caratteri, nuova genia Mediterranea, habitat tra nuova visione e bisogno di salvaguardia, transiti storici gli artefici / i visionari, e l’occhio dei video attenti e pronti a cogliere i cambiamenti in atto/ sperimentalzone - ha fatto conoscere a turisti e non solo il talento degli artisti napoletani, quelli rimasti, e quelli emigrati, arricchendo l’esposizione di preziose collaborazioni, come quella di Sonia Di Gennaro, Sabrina D’Aguanno, Pier Macchie’, Vincenzo Danise e Giusi Izzo. «Non sarò contenta fino a quando gli artisti napoletani non avranno un luogo dove esprimersi, dove esporre, dove mostrare le proprie opere. Da questa città si va via, e, se si torna, si torna con l’amaro in bocca, per ciò che potrebbe essere e non è. È compito anche nostro fare in modo che il cambiamento avvenga». Traspare grande determinazione dalle parole di Daniela Wollmann, il cui grande impegno ha incontrato il progetto visionario di un pasionario, Gianni Nappa: «da molto tempo lavoravo ad un evento del genere, una vetrina ricca, che desse spazio ai tanti geni napoletani per una mostra unica. Questo è solo un primo passo, siamo molto soddisfatti del risultato, ma c’è tanto ancora da fare». Uno sforzo immane, che ha portato nelle sale di Palazzo Roccella light box, figurativi da street art, materiche provocazioni emozionali, gioielli raffinatissimi, l’antica arte tutta partenopea dei fiori di stoffa che bacia il cubo di Rubik, Madonne ancestrali e di attualità, l’evoluzione della specie, consumismo, omaggi e richiami, guizzi, tradizione, avanguardia, cronaca, misticismo, sogno, e tanto altro. Angelo Abbondandolo, Fabio Abbreccia, ARCstudio / Bruno Cuomo, Giovanni Ariano, Dario Assisi, Raffaella Bacarelli, Giuliano Badaracco, Ciro Balzano, Saverio Biondi, Bruno Bruno, Enrico Cajati, Nicola Canzanella, Aldo Capasso, Gianluca Carbone, Nicola Caroppo, Alberto Chiancone, Cristina Cianci, Gennaro Cilento, Antonio Conte, Valeria Corvino, Carlo Di Santo, Paco Falco, Antonello Ferrara, Nicola Gambedotti, Pasquale Gatta, Gabriella Gorini, Franco Iavarone, Ida La Rana, Paola Lambitelli, Antonio Lubrano Lavadera, Giovanni Maglione, Riccardo Matlkas, Luigi, Rosario ed Elio Mazzella, Raffaele Miscione, Antonietta Montagano, Fabio Niola, Mario Pacciani, Trisha Palma, Flora Palumbo, Davide Pisapia, Assunta Pizza, Silvia Rea, Umberto Riccelli, Remo Romagnolo, Angelo Romano, Manlio Rondoni, Luisa Russo, Alfonso Sacco, Carmela Saedtler, Agostino Saviano, Sandra Statunato, Ombretta TER, Luigi Tirino, Irene Tuscolano, Mario Varotto, Francesco Verio, Eduardo Zanga, Beatrice Zappia, ZUD, sono loro gli artisti che hanno inaugurato questa meravigliosa esperienza, dedicata sì all’arte, ma, principalmente, alla (ri)scoperta dell’artistica genia napoletana.

Rosaria Morra

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