Damarù: solstizio d’estate con Medici Senza Frontiere tra archeologia, natura, musica e danza
Giu 19th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli
Napoli, 21 Giugno 2015 ore 18.00 – Nella suggestiva cornice del Parco Archeologico Pausilypon, alla luce degli ultimi raggi di sole nel giorno più lungo dell’anno, avrà luogo “Damarù”, spettacolo di percussioni e danza creato ed eseguito da Maria Grazia Sarandrea e Ciccio Merolla. I proventi della serata saranno interamente devoluti a Medici Senza Frontiere ed alla campagna #Milionidipassi, volta a fornire assistenza medica ai 60 milioni di persone che oggigiorno sono in fuga da persecuzioni, conflitti, violenza e violazione dei diritti umani.
Il “damaru” è , nella tradizione induista, il tamburo sacro con cui il dio Shiva danza per generare e rigenerare i cicli cosmici; il suo è il suono primordiale, origine non solo di tutte le lingue e di tutte le espressioni, ma dell’esistenza stessa. Lo spettacolo Damarù ripercorre le tappe di un viaggio ciclico, la vita, nelle sue trasformazioni; è una rievocazione -ed al tempo stesso una liberazione- di quell’energia ancestrale che, manifesta o più spesso celata, ancora risiede in ognuno di noi.
L’appuntamento è alla Grotta di Seiano, imponente galleria artificiale di epoca romana che, scavata nella pietra tufacea della collina di Posillipo, collega Coroglio con il vallone della Gaiola. Da qui si accederà ai resti del lussuoso complesso residenziale voluto da Publio Vedio Pollione (I secolo a.C.), personaggio politico di spicco dell’epoca augustea, ed in particolare all’area dei teatri, dove avverrà l’esibizione. A fine serata sarà offerto un piccolo rinfresco ed una degustazione di vini delle eccellenze enologiche campane.
La serata del 21 giugno è l’evento conclusivo della settima edizione della rassegna teatrale e musicale “Suggestioni all’imbrunire”, manifestazione ideata e curata dal Centro Studi Interdisciplinari (CIS) Gaiola Onlus ed i cui introiti servono a finanziare progetti di ricerca, tutela e valorizzazione del comprensorio archeologico-naturalistico Pausilypon-Gaiola.
Sara Catalanotti