Expo, tutela del made in Italy. Fedagri Confcooperative Campania: “Un’ottima azione”

Mag 29th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Da Expo, Fedagri Confcooperative Campania commenta positivamente “Segno unico distintivo” la campagna che protegge il vero made in Italy

 

“Finalmente un segno concreto contro l’imitazione del meglio dell’agroalimentare italiano. Riteniamo che sostenere il made in Italy sia un’azione utilissima e necessaria per incrementare il nostro export, senza correre il rischio di vedere tra gli scaffali di Stati Uniti o Canada le imitazioni delle nostre eccellenze. Ringraziamo il ministro Martina per il lavoro svolto e per l’impegno che in queste ore si sta assumendo qui a Milano, in occasione di Expo”.

 

Così Alfonso Di Massa, presidente della Fedagri Confcooperative Campania, commentando la presentazione di “Segno unico distintivo”, la campagna contro tutto quel “suona” italiano (il Regginito o la Palenta) ma in realtà non lo è.  La campagna è promossa dal ministero per le Politiche agricole, insieme al Mise (ministero dello Sviluppo economico) e all’Ice (Istituto per il Commercio estero).

 

Il simbolo della campagna, che sarà soprattutto commerciale e di comunicazione, è una bandiera italiana con tre morsi nella parte superiore e farà presto capolino alle fiere, nei punti vendita e ad Expo, dove il ministro Maurizio Martina l’ha illustrato per la prima volta.

 

“C’è in gioco la buona alimentazione, di cui noi italiani siamo maestri. È chiaro che la buona alimentazione passa dalla corretta informazione e questa campagna va nella giusta direzione. L’agroalimentare è uno dei motori del nostro Paese e solo promuovendolo e tutelandolo possiamo farlo diventare ancora di più un attrattore e un ormeggio verso altri Paesi, a patto che li rispettino e non li scimmiottino, con grossi rischi per il consumatore” conclude Di Massa.

 

Fedagri Campania aggrega le cooperative agricole e le organizzazioni dei produttori nella rete di Confcooperative. Parliamo di 12.300 soci produttori agricoli e 800 occupati per un giro di affari di circa 185 milioni di euro.

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