“Tutto per gioco, niente per gioco”
Mag 24th, 2015 | Di cc | Categoria: Spazio ai Ragazzi
“Giocare è una cosa seria”, diceva il pedagogista tedesco Jean Paul. Oggi, due secoli dopo, il senso pregnante di queste parole risuona nello slogan scelto per la giornata mondiale del gioco: “Tutto per gioco, niente per gioco”. Una mattinata interamente dedicata ai bambini, nello scenario incantevole del lungomare Caracciolo, finalmente spazio aperto, ideale per ospitare una giornata di rilevanza mondiale. L’idea della Giornata mondiale del gioco, infatti, fu proposta inizialmente da Freda Kim in qualità di presidente dell’ITLA (Associazione internazionale delle ludoteche) con la conseguente approvazione da parte del comitato, a Seoul, nel 1998. Le Nazioni Unite accolsero la proposta e fissarono la giornata mondiale del gioco proprio nella data del 28 maggio.
Da allora le varie associazioni nazionali delle ludoteche, coadiuvate anche da altri organismi, hanno avviato la diffusione della pratica. Giocare è un diritto, ma anche un dovere: vale per i bambini, ma anche per gli adulti. Come diceva il poeta cileno Pablo Neruda, infatti, “il bambino che non gioca non è un bambino, ma un adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che è dentro di sé”. E Napoli è una città che, più di altre, ha bisogno di giocare, ma giocare con serietà e soprattutto con la professionalità del mondo del sociale, che ogni giorno si “mette in gioco”, troppo spesso nell’indifferenza generale, per ricordare ai bambini e ai ragazzi il diritto al gioco, il diritto a vivere gli anni della spensieratezza. Un lungomare di associazioni, di educative territoriali, centri diurni e scuole che, nonostante le difficoltà, investono il loro capitale umano scommettendo sulla serietà del gioco: circa 20 stands per un fiume di bambini e genitori. Tra questi lo stand del Don Bosco Sport Village con l’annesso centro diurno Valdocco, che ha offerto un laboratorio manuale di creazione di oggetti in argilla e un percorso di gioco, i Volontari Flegrei e l’APS Ubuntu.