MACCARI: LA SOSPENSIONE DI TORTOSA VERGOGNOSA E FUORI DA OGNI NORMA, POLIZIOTTO CROCIFISSO SULLA PUBBLICA PIAZZA AL POSTO DI

Apr 17th, 2015 | Di cc | Categoria: Sindacato

“Basta con l’ipocrisia, con le lotte politiche e le fiere mediatiche consumate sulla pelle dei Poliziotti e

delle loro famiglie. La sospensione dalla Polizia di Fabio Tortosa, colpevole di avere espresso un

proprio sentimento personale – pure non condivisibile - con poche righe su Facebook, è una

mostruosità disciplinare, un provvedimento spropositato che esula dalle regole del diritto e che

esprime soltanto la debolezza di chi gestisce il Comparto Sicurezza e le vite degli Operatori

consegnandosi alla mercé dei tam tam mediatici”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario

Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che spiega: “Nessuna norma prevede

la sospensione dal servizio per avere espresso un’opinione! E ancora più grave è scandaloso, se

possibile, è il provvedimento con cui il Capo della Polizia ha firmato il provvedimento di rimozione

dall’incarico per il dirigente del Reparto mobile di Cagliari, colpevole – udite, udite! – di aver cliccato

‘mi piace’ sul post di Tortosa. Un ‘like’ che può significare qualunque cosa: ho letto, ho visto, ho

cliccato accidentalmente! Tanto basta per distruggere un uomo e il suo percorso professionale. Tra un

po’ scopriremo che un Poliziotto potrà essere punito anche per aver annuito ad un qualunque

commento sgradito ai salotti e ai giornali radical chic che decidono come gestire la Sicurezza,

dettando la linea anche al Ministro dell’Interno e ai vertici del Dipartimento. Ecco allora l’ennesimo

Poliziotto crocifisso sulla pubblica piazza, mentre un ministro Ponzio Pilato esegue la sentenza del

popolo, che ancora una volta ha scelto Barabba. Questa volta con la complicità di tanti sedicenti

sindacati di Polizia che anziché difendere i propri colleghi e i loro diritti, li scaricano e li trattano

come delinquenti, vendendoli in cambio del consenso di qualche giornale o di qualche politico”.

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