SCENE DI FOLLIA AL TRIUNALE DI NAPOLI, AGENTI FERITI DOPO ASSALTO AVVOCATI.

Apr 14th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Strage al tribunale, dopo le nuove misure di sicurezza a Napoli avvocati

sfondano l’ingresso, Agenti feriti. L’ira del Coisp: “Una massa di buoi inferociti,

come altro definire certa gente violenta? E noi dovremmo lavorare così? Follia!”

“La notizia di quanto accaduto al Tribunale di Napoli, così come riportata dai media, non solo lascia

basiti, ma scatena vera e profonda rabbia, e sconcerto perché certa gente a violenza risponde

con violenza, al lavoro altrui risponde con le recriminazioni ed assoluta mancanza di rispetto,

a qualsiasi cosa replica con l’aggressione alle Forze dell’Ordine. Quanto avvenuto è una vergogna

intollerabile, e certe persone violente e stupide non possono che definirsi buoi inferociti.

Ma come diavolo è possibile che ieri qualcuno si è azzardato ad insinuare il dubbio che le Forze

dell’Ordine abbiano avuto una qualche responsabilità di quanto avvenuto al Palazzo di Giustizia

di Milano per una presunta carenza di controlli, e oggi che i controlli sono stati aumentati si infierisce

sugli Agenti perché i signori avvocati incravattati hanno fretta di entrare? Ma questa è pura follia”.

E’ inferocito Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,

dopo la notizia che questa mattina a Napoli si sono vissuti forti momenti di tensione a Palazzo

di Giustizia per i disagi provocati dalle nuove disposizioni in materia di sicurezza introdotte a seguito

del grave fatto di sangue avvenuto a Milano il 9 aprile, che rallentano l’accesso al Tribunale.

Un gruppo di avvocati - secondo quanto riportato dai media - ha prima bloccato via Grimaldi,

dove vi è uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, poi ha tentato di sfondare il varco d’ingresso

protetto da una vetrata, che si è infranta ferendo quattro Agenti, due della Polizia di Stato e due della

Penitenziaria, che hanno dovuto essere medicati in ospedale.

“Questa è l’Italia - afferma sempre più indignato Maccari -. L’Italia dell’ipocrisia, del menefreghismo,

del pressappochismo, della strafottenza, del ‘lei non sa chi sono io’, del ‘quei cretini in divisa

sbagliano in ogni caso’, della ricerca continua di qualcuno con cui prendersela, e quel qualcuno

siamo sempre noi. Ma adesso basta. Così non si può andare avanti. Finchè non si smetterà di pensare

che le regole servono ma si applicano solo agli altri, che tutto è discutibile, tutto è derogabile,

che ognuno può fare come accidenti gli pare, e che noi che lavoriamo per garantire il rispetto

delle norme siamo solo un fastidio da scacciare come si fa con le zanzare, o bestie da macellare

come capri espiatori quando qualcosa va storto, tutti i nostri sacrifici saranno vanificati.

Garantire la sicurezza così è impossibile, perché oltre che con la delinquenza ci scontriamo

con una mentalità che rigetta completamente il senso stesso della nostra esistenza e dell’esistenza

di regole e leggi. Una mentalità avallata da comportamenti irresponsabili e lascivi di governanti

e politici, una mentalità che spadroneggia pericolosamente in ogni strato della società, a tutti i livelli”.

“Massima solidarietà ai colleghi feriti - conclude Maccari -. Vittime del vigliacco, schifoso e bovino

modo di atteggiarsi di chi pensa di essere il solo e l’unico ad avere bisogni ed aspettative e pretese

che devono essere soddisfatte sempre e ad ogni costo, anche se quel costo è mandare quattro Agenti

in ospedale”.

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