Castellammare. Tragedia sfiorata a via Savorito. Flora Beneduce unica a difesa dei residenti: “Traliccio Terna, io sola per il diritto alla salute degli abitanti del parco Sant’Agostino” Comune assente
Apr 7th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca RegionaleCastellammare di Stabia. “Mi chiedo: oggi quanto vale la vita umana? I costi che la Terna dovrebbe sostenere per rimuovere il traliccio a via Savorito sono equiparabili a quelli per la salute, la sicurezza, l’incolumità degli abitanti?”. Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente Commissione Affari istituzionali, commenta la tragedia sfiorata al parco Sant’Agostino dove ieri sera un cavo elettrico si è staccato da uno dei punti di congiunzione del traliccio, sprigionando fiamme e provocando un fortissimo boato.
“Ieri sera, il dramma è stato sfiorato, ma c’è una tragedia in atto che è ben più grave del timore legato alla vicenda delle ultime ore. Ci sono vite umane che si stanno consumando per patologie legate al campo elettromagnetico del traliccio. Io non mi fermo. Sulla salute, non c’è prezzo che tenga”.
L’on Flora Beneduce, sollecitata dai condomini, ha già portato e sollecitato la questione in 7′ Commissione Ambiente: in seguito al sopralluogo effettuato - presenti il presidente della stessa commissione, il responsabile Asl Na 3 Sud, l’Arpac e i rappresentanti della Cooperativa Sant’Agostino - è stata confermata la fondata possibilità di gravi conseguenze negative per la salute, da inquinamento elettromagnetico. A febbraio la commissione ha convocato i tecnici responsabili della gestione dell’impianto, i rappresentanti istituzionali del Comune di Castellammare e gli Enti regionali di controllo.
«Non posso ignorare la richiesta dei residenti esposti alle onde elettromagnetiche - ha evidenziato Beneduce - Da medico so che le conseguenze sono estremamente dannose per la salute: tumori, disfunzioni tiroidee, allergie, mal di testa cronici, reumatismi, solo per citare alcune patologie derivanti dalla vicinanza ad un campo elettromagnetico con livelli di tensione così alti. Ci sono bambini adulti che rischiano la vita. È necessario intervenire subito, per evitare all’intera comunità cittadina costi umani, di cui la coscienza collettiva dovrà rendere conto, e ricadute sul bilancio del comparto sanitario”.
Ma, “a sorpresa”, al Centro Direzionale i condomini non si sono presentati. Ciononostante, la Beneduce, consapevole del pericolo incombente sulla salute degli abitanti della zona, ha avviato le procedure per inviare l’incartamento alla commissioni Trasparenza, per verificare la sussistenza degli elementi per interessare la Procura, visto che non c’è più tempo per aspettare l’intervento della Terna e le dilazioni del Comune di Castellammare.
“Sono e sarò vicina ai condomini del parco Sant’Agostino - precisa l’on Beneduce - e sento mia la lotta per la rivendicazione di un diritto fondamentale, quello alla salute”.
Questa la vicenda.
Quella del traliccio è una questione che per troppo tempo è stata trascurata dalle istituzioni. Nel 2001, i residenti della zona scrivono all’Enel, denunciando i rischi di inquinamento e i danni per la salute dovuti al campo elettromagnetico generato dall’elettrodo che si trova in prossimità del Parco. La società risponde che gli impianti sono progettati e realizzati nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti e che sono ampiamente rispettati i limiti dei valori di campo elettromagnetico previsto dal decreto del Presidente Consiglio dei Ministri dell’aprile 1992, al tempo in vigore.
I condomini non si arrendono e scrivono nuovamente all’Enel, che fornisce la stessa risposta, annunciando però, che nei programmi di sviluppo delle reti di distribuzione primaria è prevista la graduale eliminazione del livello di tensione a 60 kW, per cui la linea in questione sarà smantellata nel medio/lungo termine. Per accelerare il processo, gli abitanti del parco Sant’Agostino, che avevano già informato in più occasioni l’amministrazione comunale, fanno pressing su Salvatore Vozza, sindaco di allora.
Nel estate 2006 viene firmato un protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale e Enel per lo spostamento del traliccio situato davanti agli edifici della Cooperativa. Invece, a distanza di mesi, la procedura per lo spostamento dei cavi non viene avviata. Solo nel settembre 2007, si raggiunge un impegno economico da parte del Comune di Castellammare di Stabia, che si è assume l’onere di versare 30mila euro all’Enel “non appena sarà esecutiva la determina dirigenziale del settore lavori pubblici per lo spostamento del traliccio”, come recita il documento d’intesa. Nulla di fatto fino al 2009, anno in cui il traliccio diventa di proprietà della Terna S.p.A., a quel punto i condomini del Parco Sant’Agostino decidono di alzare nuovamente la voce. A luglio, il sindaco di Castellammare di Stabia scrive all’Asl Na3 Sud, all’Arpac, al comitato della cooperativa Sant’Agostino e al dirigente del IX settore, convocando un incontro a palazzo Farnese: solo un’altra illusione.
Dall’incontro a Palazzo Farnese passano altri cinque anni, fino agli eventi citati dello scorso autunno.