AL VIA LA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’
Ott 28th, 2009 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniFinalmente ! Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge Gelmini sulla riforma dell’Università . E’ un passo avanti nell’attuazione del programma di governo , un passo che sembrava non dovesse mai esser fatto per le notevoli resistenze del mondo accademico e di alcuni settori della maggioranza . Finora la Gelmini , ed era stata questa una significativa accusa che le era piovuta addosso , si era dedicata ai tagli nella scuola , danneggiando decine di migliaia di precari e tutti avevano pensato che fosse capace solo di prendersela con i deboli e di non riuscire ad intaccare lo strapotere delle baronie accademiche . Ora , con l’avvio del disegno di legge , finalmente le università italiane saranno costrette a porre fine agli sprechi , al proliferare delle cattedre , alle chiamate di parenti ed amanti .Non sarà certo facile il cammino del disegno . I potentatiaccademici , come sono soliti fare , chiameranno a racolta e strumentalizzeranno gli studenti . Qui allora si vedrà la forza del ministro Gelmini .
Riservandoci successivamente un esame più approfiondito della riforma indichiamo i punti essenziali dela proposta Gelmini , proposta che lo stesso ministro ha presentato in una conferenza stampa avendo al proprio fianco il ministro Tremonti , che era stato individuato come uno dei principali avversari del disegno di legge e che con la sua presenza ha voluto mostrare la propria piena adesione ..
1. Le università sono autonome ma risponderanno delle loro azioni: se saranno gestite male riceveranno meno finanziamenti. Fine quindi dei finanziamenti a pioggia.
2. Entro sei mesi dall’approvazione della legge gli atenei dovranno approvare statuti che recepiscano le novità.
3. Ci sarà un codice etico per evitare incompatibilità, conflitti di interessi legati a parentele.
4. Un rettore non potrà restare in carica per più di otto anni
5. Netta distinzione tra CDA e Senato accademico
6. Valutazione oggettiva e imparziale dei professori che dovranno rendere conto anche delle assenze e che dovranno assicurare almeno 350 ore di lezione
7. Sarà possibile una federazione di Università per abbattere i costi
8. Contratti per i giovani ricercatori
9. Posti messi aconcorso con procedure trasparenti
10. Borse di studio per gli studenti meritevoli.
(Michele Elio Fusco)