Il presidente Barack Obama a Selma: “La marcia non è ancora finita”
Mar 10th, 2015 | Di cc | Categoria: Esteri
“Tienimi la mano, Signore, lasciami riposare, sono stanco, sono debole, sono logoro”: queste le ultime parole di Martin Luther King pochi minuti prima di essere assassinato a Memphis. Il presidente Obama, dopo mezzo secolo dalla domenica di sangue a Selma, ricorda la marcia per i diritti civili, quando manifestanti pacifici cercarono di attraversare il ponte Pettus e furono attaccati dalla polizia. L’accaduto segnò una svolta nella storia degli Stati Uniti garantendo il diritto di voto agli afroamericani degli Stati del Sud, l’approvazione del Voting Rights Act del 1965, fu il via libera all’iscrizione nelle liste elettorali delle minoranze laziali. In un discorso di grande potenza Obama ha detto che “Selma rappresenta il coraggio della gente ordinaria di fare cose straordinarie perché ritengono di poter cambiare l’America”. Discorso avvenuto a poche ore di distanza dall’uccisione di Tony Robinson, di un ragazzo di colore, da parte di un agente della polizia a Madison, nel Wisconsin. Il riferimento ai fatti di Ferguson e agli altri episodi di violenza della polizia nei confronti nei confronti degli afroamericani che hanno riempito le cronache recenti. Gli immigrati, le donne e i poveri sono le nuove barriere da abbattere. Le donne “non sono cittadini di seconda classe e un mondo in cui sono trattate alla pari degli uomini è un mondo più sicuro”. Da mesi Obama denuncia le disparità, soprattutto di salario, del cosiddetto “gentil sesso”. Il Presidente è all’attacco anche sul fronte dei gay, si è espresso a favore dell’incostituzionalità dei divieti imposti da alcuni Stati per le nozze tra persone dello stesso sesso. Alle famiglie gay vanno riconosciuti gli stessi benefici delle coppie eterosessuali.
Un discorso civile rivolto ai giovani perchè non dimentichino e perché non diano per scontate conquiste che vanno difese ogni giorno. Una giornata di solidarietà al sole di Selma conclusa davanti a migliaia di persone con una preghiera mentre sul palco la famiglia Obama, quella di Bush e gli altri oratori si tenevano per mano.
I fatti di quel 7 marzo 1965 hanno ispirato anche il film “Selma-La strada per la libertà” diretto da Ava DuVernay ed ora nelle sale italiane. I residenti di Selma hanno potuto vederlo gratis, un gesto di gratitudine della Paramount Pictures alla città che ha ispirato la pellicola.