Secondo Western Union le donne migranti inviano alle loro famiglie 291 miliardi di dollari all’anno, la metà delle rimesse globali

Mar 8th, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Western Union celebra le donne migranti

e il loro ruolo nel sostenere le proprie famiglie e le economie dei paesi d’origine

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il leader nei servizi di money transfer Western Union (NYSE:WU) ha sottolineato l’impatto sempre più determinante delle donne migranti sull’economia mondiale e sulle economie dei paesi d’origine.

Secondo le Nazioni Unite[i], le donne oggi rappresentano il 48% dei migranti globali. Si muovono per trovare lavoro nei settori più svariati o per iniziare una propria attività e smentiscono il pregiudizio che le donne costituiscano un’ondata migratoria secondaria, che si attiva solo per ricongiungersi a mariti, padri e fratelli. Gioca in parte l’evoluzione dell’economia nei Paesi più ricchi. Se in passato la forza lavoro maschile emigrava per fare l’operaio o il tecnico nel settore manifatturiero, oggi le donne migrano per lavorare nel settore dei servizi. La proporzione tra uomini e donne migranti varia fortemente a seconda del Paese e in alcuni casi può raggiungere il 70-80%[ii].

In Italia, le donne straniere sono 2.369.106 e rappresentano il 51,8% sul totale dei cittadini stranieri residenti (dati Istat). La comunità che conta il maggior numero di donne è quella Ucraina con l’81%. Le altre comunità straniere che vantano un numero maggiore di donne rispetto agli uomini sono quella moldava, 68%, quella peruviana e quella dell’Ecuador, entrambe con il 60% circa. Le donne straniere sono diventare una forza lavoro imprescindibile per l’Italia. I servizi alla persona sono quelli che trainano l’occupazione femminile straniera. Sono 1.554.000 le donne che svolgono la professione di colf o badante presso le famiglia italiane, e sono in prevalenza rumene, ucraine, moldave e filippine. Da non trascurare il dato sull’imprenditoria femminile straniera. Se a livello aggregato il peso dell’imprenditoria femminile si colloca al 30,7%, questa percentuale sale a quasi il 70% per la comunità ucraina, è maggiore del 60% per quella filippina e polacca e si colloca al 46% per la comunità cinese (Fonti: Fondazione Nilde Iotti e CeSPI).

Cresce il sostegno delle donne migranti alle loro famiglie nei paesi d’origine

Le donne migranti inviano a casa all’incirca la stessa somma di denaro degli uomini contribuendo a muovere il 50% delle rimesse mondiali stimate dalla Banca Mondiale in 582 miliardi di dollari nel 2014.  Se si guarda ai dati di Western Union, le donne rappresentano addirittura il 51% dei clienti del servizio di money transfer.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)[iii], anche se generalmente guadagnano meno degli uomini, le donne inviano una percentuale maggiore del loro reddito. Le donne, inoltre, inviano il denaro con maggiore regolarità e per un periodo di tempo più lungo nel loro ciclo di vita di immigrate. 

Sia gli uomini che le donne migranti preferiscono inviare denaro a delle donne (i due terzi dei destinatari delle rimesse), rafforzandone il ruolo di amministratrici delle finanze famigliari, come evidenziato da un rapporto delle Nazioni Unite[iv]. Inoltre, quando sono le donne a inviare le rimesse; esse guadagnano maggiore autonomia e potere negoziale all’interno della famiglia.

Da uno studio di Western Union emerge, inoltre, che sia le donne che inviano denaro, che quelle che lo ricevono, destinano il denaro a cibo, educazione, salute, casa e risparmi in modo da farne beneficiare tutta la famiglia, mentre gli uomini tendono a spendere per beni di largo consumo. Le donne migranti presentano infine una maggiore propensione a diventare delle reti di salvataggio durante le emergenze e in momenti economici difficili.

“Siamo orgogliosi di celebrare le donne migranti per il loro coraggio e dedizione in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Le donne sono passate dall’essere ai margini del fenomeno migratorio a diventare le fautrici fondamentali del benessere finanziario delle proprie famiglie e comunità. Dal momento che condizionano positivamente l’utilizzo del denaro a favore dell’istruzione, le rimesse delle donne contribuiscono a costruire capitale umano a livello mondiale, rafforzando inoltre la spina dorsale di molte economie nei Paesi in via di sviluppo”, ha dichiarato Gabriel Sorbo, Regional Vice President per il Sud Europa di Western Union.

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