Vomero in lutto per la morte del decano dei commercianti.

Mar 3rd, 2015 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

 “ Una notizia che ha destato profonda commozione e cordoglio tra i tanti vomeresi che come me lo conoscevano da sempre – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Mi riferisco alla morte di Vincenzo Cimmino, più conosciuto come il fioraio di via Scarlatti, deceduto a 89 anni, dopo una vita dedicata al suo negozio di fiori oltre che alla sua numerosa famiglia “.

            “ Fino a pochi mesi fa - ricorda Capodanno -, prima, che venisse destinato ad una nuova attività, lo si vedeva ogni giorno, seduto su una panchina, posta dinanzi al vecchio negozio, oramai vuoto, dove passava la sua giornata, spiegando ai tanti  amici che lo sostenevano le sue ragioni, e continuando a vendere i suoi fiori, in mostra dinanzi all’ingresso chiuso “.

            “ Poi – continua Capodanno -, quando con l’apertura del nuovo esercizio era forse tramontata per sempre anche la residua speranza che avrebbe potuto continuare a vendere fiori, è scomparso e con lui è scomparsa anche la panchina sulla quale si sedeva, per fare posto all’ennesimo gazebo con tavolini e sedie “.

            “ Una vicenda che fini anche alla ribalta delle cronache, quando, alla fine del maggio 2010, a ragione degli elevati costi di gestione, Vincenzo Cimmino non poté più continuare l’attività nell’esercizio che lo aveva visto, per tanti lustri, vendere fiori e piante ai vomeresi – prosegue Capodanno -. Era l’ultimo dei “commercianti storici” di quella strada, dove negli anni precedenti avevano chiuso tante altre attività che avevano reso famoso, per tutto il secolo scorso, l’intero quartiere, richiamando numerosi acquirenti da tutta la Città e dalla Provincia “.

            “ All’epoca – puntualizza Capodanno – evidenziai l’impegno e la passione esemplare che quest’uomo, alla sua età avanzata, dimostrò, quale attaccamento al proprio lavoro, con una mia personale testimonianza, attraverso un comunicato che ripropongo, in una alla foto che lo accompagnava “.

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