Lluis Pasqual e il beckettiano Finale di Partita in abito napoletano con un convincente Lello Arena

Feb 6th, 2015 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Lluis Pasqual ci propone il non semplice “Finale di partita”, opera tra le più straordinarie di Beckett, ora in scena al San Ferdinando di Napoli, dove sta riscuotendo il gradimento del migliore pubblico. In primo piano un convincente Lello Arena, insieme a Gigi De Luca, Stefano Miglio, Angela Pagano uniti in un’intensa collaborano razione interpretativa. Scene e costumi Frederic Amat; luci Cesare Accetta; una produzione del Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia.

Già allo Stabile il regista spagnolo aveva riscosso un successo notevole con “La casa di Bernarda Alba”. Nelle sue note di regia Pasqual ricorda di aver avuto il suo primo incontro con il teatro beckettiano con “Aspettando Godot” con il quale affrontò lo spettacolo, dopo una preparazione durata molti mesi. Eppure, a detta dello stesso, ben altra è stata l’esperienza con finale di partita, lavoro particolare e denso che Pasqual ha felicemente personalizzato con una impronta partenopea. 

“Sono convinto che la scuola napoletana di interpretazione e quelle russa e inglese, rappresentano i tre pilastri dell’interpretazione teatrale europea, e che il popolo napoletano e pertanto i suoi attori e spettatori, praticano nella loro vita di tutti i giorni questa distanza che elargisce il senso umoristico e l’ironia di fronte all’esistenza” - spiega. “Mi rende molto felice mettere un abito napoletano a Finale di Partita e sono sicuro che lo scrittore-filosofo dallo sguardo di uccello rapace - dalla cui bocca ascoltai, in una ventosa serata parigina, che il più gran peccato dell’uomo è quello di prendersi troppo sul serio - sarebbe altrettanto felice di questo incontro. Così come lo sono io!”.


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