Spesa delle regioni per l’ambiente 3.825 mln nel 2012
Gen 21st, 2015 | Di cc | Categoria: Ambiente”La spesa ambientale erogata complessivamente dalle amministrazioni regionali italiane nel 2012 ammonta a 3.825 milioni di euro, pari a 64,2 euro per abitante, con un’incidenza sul Pil dello 0,23%”. A dirlo l’Istat presentando i dati relativi alla spesa ambientale delle amministrazioni regionali per l’anno 2012. Nel 2012, spiega l’Istat, ”2.491 milioni di euro (65% della spesa ambientale totale), sono destinati ad interventi di ‘protezione dell’ambiente’ finalizzati” alla salvaguardia ”da fenomeni di inquinamento (emissioni atmosferiche, inquinamento del suolo) e degrado (perdita di biodiversità, erosione del suolo)”. Gli altri ”1.334 milioni di euro (35% del totale) sono destinati ad interventi di ‘uso e gestione delle risorse naturali’ per la salvaguardia dell’ambiente da fenomeni di esaurimento dello stock di risorse naturali (foreste, risorse energetiche, risorse idriche)”.
Le amministrazioni regionali del nord-ovest e del nord-est, aggiunge l’Istat, ”destinano la quota maggiore delle proprie spese ambientali alla tutela della biodiversità e del paesaggio (rispettivamente il 24% e 25% del totale nel 2012). Il 21% della spesa ambientale delle amministrazioni regionali del centro è destinata ad interventi di protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie”. Al sud ”il 41% del totale della spesa ambientale si ripartisce in ugual misura tra interventi di protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie (21%) e interventi di gestione delle risorse idriche (20%)”.
A livello di singola amministrazione regionale, a fronte di una generale riduzione della spesa ambientale, solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento, rispettivamente del 51,4% e del 49% rispetto al 2011. Secondo l’Istat ”più della metà della spesa ambientale delle amministrazioni regionali è destinata a finanziare interventi di tutela ambientale realizzati da altri operatori” tipo ”amministrazioni pubbliche, imprese, famiglie e istituzioni sociali private”; i trasferimenti rappresentano ”il 60% del totale nel 2010 e nel 2011 e il 55% nel 2012”.