Leopoldo Mastelloni choc a La Zanzara su Radio 24

Dic 17th, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

“Napoli? Io mi sento soprattutto romano, da quando ho 18 anni vivo a Roma. A Napoli ci vado ogni tanto, per il teatro. Vivere a Napoli non mi riguarda più. Da un punto di vista sociale è un percorso di guerra,  perché Napoli è una piccola città, dominata dalla provincia”. Così l’attore Leopoldo Mastelloni a La Zanzara su Radio 24. Le affermazioni di Mastelloni a La Zanzara hanno suscitato un putiferio a Napoli e sui social network. “La colpa – dice Mastelloni – è di quelli della provincia che non si comportano bene quando vengono a Napoli. Tutto è permesso. Napoli è pericolosa non perché ci sono zone malfamate, ci sono infiltrazioni di tutti i generi perché è malfamata tutta la città. Non ci tornerei perché non esiste una vita artistica internazionale”. “A Napoli – insiste Mastelloni - la strafottenza sociale è tale che ci sarebbe bisogno dell’esercito. Non si osserva nessun tipo di regola, non esiste una legge per tutti. C’è poco rispetto per gli altri”. E De Magistris, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: “Assenza totale. La città è sempre peggio”. E invece Salvini le piace?: “Mi piace. Salvini dice delle cose giustissime. Le sue osservazioni sono perfette, lo voterei senz’altro, mi sembra la persona giusta. Poi bisogna vedere se fa le cose. Ma è vero che non pensiamo mai agli italiani, sono più seguiti gli immigrati che i cittadini italiani veri e propri. Quelli che oggi sono oberati di tasse”.

Leopoldo Mastelloni choc a La Zanzara su Radio 24: “Matrimonio gay? Una follia, non c’è bisogno”. “Siamo paese cattolico, ci sono certe regole”. “Vai in Olanda e fai quello che vuoi”. “Matrimonio gay come mettersi in bikini in un paese islamico”. “Gay Pride? Per carità, una ghettizzazione”. “Non dico se sono gay, è negativo dirlo”

“Il matrimonio gay è una follia, uno fa tanto per non sposarsi e poi si vanno a sposare anche fra uomini o fra donne? Se c’è un legame tenace, non c’è bisogno del matrimonio, ma solo di una parola, di un’intesa”. Così l’attore Leopoldo Mastelloni a La Zanzara su Radio 24. “Siamo – dice Mastelloni – in un paese cattolico, il matrimonio gay è come andare in bikini in una spiaggia in un paese dell’Islam. Non ci vai. Oppure te ne vai in Olanda e fai quello che vuoi. Se sei italiano, in un paese cattolico, devi osservare le regole cattoliche”. “Poi – spiega ancora Mastelloni a La Zanzara – i diritti  sono sacrosanti. Ma non c’è  bisogno del matrimonio per avere questi diritti”. “Anche il Gay Pride – prosegue l’attore – non mi piace. Per carità, è come  autocertificare una diversità che non esiste. Una ghettizzazione”. E l’adozione delle coppie omosessuali?: “Io sono a favore dell’adozione del single. Che poi in una casa vivano due donne o due uomini non ha importanza . Importante è che siano persone per bene che possano dare un avvenire al bambino. I bambini vanno addottati, devono essere portati in una casa. Che poi la casa sia gestita da due uomini o due  donne, o una donna sola o un uomo solo, sempre meglio che restare in un orfanatrofio ed alla maggiore età essere buttato per strada”. Ma lei non ha mai detto di essere omosessuale, perché?: “Questo lo dite voi. Perché dovrei dichiarare pubblicamente cosa faccio a letto? Anzi, quando facevo qualcosa a letto. Perché adesso a 70 anni c’è la pace dei sensi. E chi dice il contrario millanta. Non capisco perché devo dire se sono omosessuale? Oggi è negativo dirlo, è come dire io sono un attore drammatico. Invece l’attore può fare il comico, il drammatico a seconda delle sue possibilità”

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