Diverse fazioni si cozzano per andare al potere

Durante il mese di Novembre l’Università “L’Orientale” si trasforma in un pullulare di persone  che girando di sede in sede cercano  di accaparrarsi i voti in stile campagna elettorale. Per ogni corso di laurea c’è una fazione diversa,ma in ogni programma si evidenzia l’obiettivo  di ripristinare  le facoltà a numero aperto per le lauree magistrali che, come quella in Lettere comparate,sbarra la strada a coloro che non riescono a raggiungere la votazione di 105/110.L’umore degli studenti è a pezzi visto che,oltre ad essere sfiduciati per l’ottenimento di un voto che possa dare loro accesso alla laurea di secondo livello ,si aggiunge il fatto che gli appelli degli esami di Lingue sono solo due all’anno e ciò porterebbe molti di loro ad andare fuori corso. Ne consegue che gli studenti con laurea triennale si trovano al cospetto di un futuro squarciato dall’impossibilità di continuare a studiare lingue orientali come Cinese e Giapponese il cui studio è offerto da pochi istituti italiani .Inoltre non bisogna dimenticare che una famiglia di un italiano medio non è all’altezza di sostenere le spese portate da  un figlio studente fuori sede. In realtà questa prerogativa di selezionare gli studenti nasce dalla mancanza di spazi. L’Orientale infatti ,pur avendo a disposizione sei sedi,conta aule strapiene di ragazzi che talvolta sono costretti a sedersi sul pavimento seguendo le lezioni in maniera quasi disumana.

Il 27 e il 28 si tengono le elezioni che possono determinare l’andamento del nuovo anno accademico. Ci auguriamo che la fazione vincente possa gettare le basi per un’Università nuova che punti al merito,anche se questa resta quasi un’idea utopica.

Martina Bruna Chiaiese