Parte la Stagione Artistica 2014 -2015 “Armonie del Tempo” dell’Orchestra Filarmonica

Nov 23rd, 2014 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Si inaugura la Stagione Artistica 2014 -2015 “Armonie del Tempo” dell’Orchestra Filarmonica

Campana in memoria del Maestro Claudio Abbado. Sabato 29 Novembre nel Teatro Comunale S.

Alfonso di Pagani (Sa) alle ore 21.15 il direttore musicale Giulio Marazia salirà sul podio dell’orchestra

per dirigere il concerto per violino e orchestra di Beethoven e la Terza Sinfonia “Renana” di

Schumann. Ospite della serata il giovane e talentuoso violinista Fabrizio Falasca. L’inaugurazione della

Stagione propone un originale confronto dialettico tra due modi di rapportarsi al senso sinfonico nella

musica: Beethoven, uomo tanto demoniaco quanto titanico, si rivela nelle filigrane tenui di una scrittura

che suscita buon umore in ogni tempo del pezzo, in controtendenza alla maggior parte delle sue opere.

Il genio romantico e schivo di Schumann consacra la sua “Renana” come una sinfonia dal carattere

quasi programmatico e al tempo stesso come incarnazione dell’eroe romantico.

Beethoven scrive il Concerto per violino e orchestra nel 1806, quando a Vienna vi era la presenza del

violinista Clement. Il concerto non infiammò il pubblico nelle prime esecuzioni e lo stesso Clement

non ne apparve entusiasta. Assai apprezzato all’epoca, il virtuosismo funambolico di Clement finì però

col far passare in secondo piano le qualità artistiche del Concerto di Beethoven, che presto venne così

dimenticato. Occorre aspettare l’esecuzione di Joachim con Mendelsohnn nel 1844, ripresa dieci anni

dopo con la collaborazione di Robert Schumann perché il concerto abbia il riconoscimento che merita.

Il concerto persegue un ideale di intimismo espressivo che la natura eminentemente vocalistica del

violino sembra evocare in senso lirico. Questo carattere, già presente nel primo movimento, si accentua

nel secondo dove alla voce del violino di affiancano quelle dei corni, del clarinetto e del fagotto in una

sequenza di dialoghi pieni d’incanti di musica e misteriosa poesia. Il larghetto, che sembra anticipare le

pagine empiree e contemplative dell’ultimo Beethoven, sfocia in un allegro e popolaresco Rondò in

tono di ballata. Esistono molte interpretazioni sul messaggio che Beethoven avrebbe voluto dare

attraverso questo concerto, ma credo alla fine che quello che rimanga siano le emozioni che l’ascolto di

questa musica genera in noi: un brano dal respiro universale, assoluto, al di fuori di spazio e tempo,

musica pura. Un luogo in cui rifugiarsi nei momenti di dolore e buio, così come di gioia e luce; un

approdo sicuro nel profondo del nostro spirito. La Sinfonia n. 3 in Mib Maggiore Op. 97 di Robert

Schumann è una sinfonia che fu composta dal 2 novembre al 9 dicembre 1850, all’epoca in cui

Schumann viveva a Dusseldorf, sulle rive del Reno. L’opera stessa è infatti chiamata “Renana”. La

prima rappresentazione avvenne a Dusseldorf l’anno seguente, condotta dal compositore stesso. La

sinfonia comincia immediatamente con un tema di carattere solenne suonato da tutta l’orchestra mentre

nella seconda parte un altro tema più dolce viene eseguito dai legni, con una ridotta intensità ritmica. Il

secondo movimento è uno Scherzo e si tratta della sintesi di un classico Minuetto, Trio e successive

variazioni sul tema. Il tema principale è basato su di un landler, una danza popolare dell’Austria e del

sud della Germania. Il terzo movimento crea un’atmosfera di quiete all’interno della sinfonia, mentre il

quarto comincia con uno sforzato, eseguito dagli archi, che decade subito in un pianissimo affidato ai

corni francesi ed ai tromboni. Il tema viene utilizzato in imitazione, e spesso ne viene variato il tempo.

Il quinto movimento consiste in una danza tradizionale, variata ed imitata con dinamismo fino a

giungere all’eroico finale in Mib Maggiore.

Il direttore Giulio Marazia

Salernitano, classe 1983, ha studiato corno, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra presso i

Conservatori di Salerno, Bari e Milano. Si è perfezionato in direzione d’orchestra all’Accademia

Chigiana di Siena sotto la guida di Gianluigi Gelmetti e ha seguito vari stages con i maestri Ciro Visco,

Nicola Hansalick Samale, Piero Bellugi, Vittorio Parisi e Ivan Fedele. Si dedica prevalentemente alla

musica sinfonica ma è attivo anche nel repertorio operistico e contemporaneo con un vasto repertorio

già maturato. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti come l’Awards 2011 per l’impegno costante nella

diffusione e promozione della cultura musicale e il Premio Cavalierato Giovanile, migliori talenti under

35. Ha curato, poi, le elaborazioni orchestrali e le revisioni critiche di brani inediti sacri e sinfonici di

compositori come J. E. Turner, V. Miserachs e A. Vitale; queste composizioni sono state eseguite in

prima esecuzione assoluta e registrate a Praga con l’Orchestra Filarmonica e il Coro del Teatro

Nazionale. Molto attivo anche come compositore in quanto i suoi lavori sono puntualmente eseguiti e

presenti in varie rassegne concertistiche. Per la casa editrice GAIA ha pubblicato i seguenti lavori:

Messa S. Cecilia e Messa S. Francisci Caracciolo per soli, coro e orchestra, Paride per orchestra di fiati,

Festa Mobile per live elettronics, coro e orchestra e il saggio pedagogico Il Paesaggio Evocato, sulla

didattica d’ascolto del canto degli uccelli di O. Messiaen. Nel 2006 debutta alla testa dell’Orchestra

Sinfonica Ensemble Contemporaneo diventando il direttore musicale per sei stagioni concertistiche.

Nel 2013 collabora con la Valle del Pop Sarno Orchestra per la produzione “Atom at Night” con cui

viene invitato al Ravello Festival. Nel 2014 debutta con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali come

direttore ospite per una serie di concerti in diverse dimore storiche della Lombardia e inaugura l’anno

accademico 2014-2015 con l’opera Don Pasquale di Donizetti alla guida dei complessi Orchestra e

Coro del Conservatorio di Milano. Nel Marzo 2015 sarà impegnato in una tournèe negli Stati Uniti con

la Metro Chamber Orchestra con la Passione secondo Giovanni di J. S. Bach e debutterà al Teatro

Verdi di Salerno nel Festival Pianistico Internazionale PIANO SOLO con repertorio francese. In estate

sarà di scena come direttore in Toscana, in Val di Cecina, al Festival di Querceto per un focus sui

concerti per pianoforte e orchestra di L. van Beethoven. Ha diretto in numerosi concerti importanti

orchestre in tutta Europa tra cui l’Orchestra Verdi di Milano, la Sofia Festival Orchestra e la Jena

Philarmonic Orchestra. Attualmente è direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica

Campana.

Il solista Fabrizio Falasca

Giovane Violinista originario di Sarno (SA), nato nel 1988, si è diplomato con lode e menzione

speciale presso il conservatorio statale di musica G.Martucci di Salerno. Si è affermato in molti

concorsi Nazionali e Internazionali. Tra i tanti è risultato vincitore assoluto del 9th European Grand

Prize of Music ” Mendelssohn Cup ” e del premio speciale G.De Vito come migliore violinista finalista

e della “42° rassegna di violino “M.Benvenuti” , della città di Vittorio Veneto. Nel 2010 è stato

premiato al prestigioso 29° Concorso Biennale di Violino “ Premio Città di Vittorio Veneto”, dove la

critica l’ha definito “un talento eccezionale dotato di una grande maturità stilistica e interpretativa,

nonché un solista di altissimo valore ”. Successivamente è stato premiato al Concorso Internazionale di

musica contemporanea Il Violino del XX e XXI secolo “Premio V.Bucchi” di Roma ed al XX

Concorso Internazionale Violinistico “ Premio A.Postacchini” di Fermo. Considerato dal M°

S.Accardo uno dei migliori giovani violinisti italiani della sua generazione, si è esibito da solista in

importanti Sale da Concerto e Teatri nonché per diverse istituzioni di prestigio come “RavelloFestival”,

Stagione Cameristica del Teatro di San Carlo di Napoli, Stagione Cameristica e Concertistica del teatro

G.Verdi di Salerno su invito di D.Oren, Festival di “Musica da Camera di Napoli, Società dei Concerti

di Mantova, “Estate Fiesolana”, “Festival Dei Due Mondi” di Spoleto al Teatro Caio Melisso, Festival

di Cremona al Teatro A.Ponchielli, Festival di Kassel in Germania, Stagione di concerti dell’Avam,

Concerti di Villa Walton, Auditorium Senhora Boa Nova di Estoril, Salle Garnier di Montecarlo,

Auditorium CR di Firenze, Auditorium Neyemair di Ravello, Palazzo Chigi di Siena, Konzertsaal della

Hochschule fur musik di Augsburg e tantissime altre. Ha svolto attività cameristica e solistica insieme a

musicisti della levatura di S.Accardo, F.Petracchi, D.Waskiewicz, L.Piovano, R.Mallozzi, A.Noferini,

T.Atschba, S.Redaelli ecc. e insieme a numerose prime parti dei teatri più prestigiosi d’Italia. Ha

collaborato come solista con molti direttori tra i quali C.Stocker, Hansalick Samale, N.Paszkowski,

F.Ciampa, D.Giuranna, C.Goldstein, N.Lalov, G. Marazia e numerosi altri, effettuando tourneè in Italia

e in tutto il Mondo. Ha suonato da solista con numerose orchestre tra cui Orchestra di Padova e del

Veneto, Orchestra Filarmonica Salernitana G.Verdi, Orchestra da camera della Campania, Orchestra da

Camera Italiana (OCI), Orquestra de Camara de Cascais e Oeiras, World Youth Chamber Orchestra,

Solisti del San Carlo, Orchestra Giovanile Italiana (OGI), Orchestra Filarmonica Campana e numerose

altre orchestre. Suona un violino Joseph Guarneri del 1727 appartenuto al violinista Cesare Barison, per

gentile concessione della famiglia.

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