Prima personale, dedicata al viaggio,  per  Martina Greco: dal prossimo venerdì, 21 novembre al “Caravelle” di Giuseppe Ammendola, a Castellammare di Stabia (Corso Alcide de Gasperi).

Una ventina di scatti simbolici che riprendono in modo efficace le varie nazioni visitate negli ultimi cinque anni.

“Lo scopo del mio lavoro è far conoscere il mio modo di vedere il mondo” - spiega la giovane e promettente fotografa. “Non si tratta di una visione contorta o difficile da capire, ma semplicemente di cogliere il dettaglio, quell’aspetto poco considerato in un vasto paesaggio. Mi piace far notare un’angolazione o un punto di vista diverso e forse anche contrastante, come ad esempio la Statua della Libertà, simbolo di New York, scattata a Las Vegas”.
“Le persone, invece, amo fotografarle nei loro momenti di vita quotidiana, che sia un gioco, una passeggiata o un sorriso, come nel caso della famiglia parigina o della bambina al Duomo - continua Martina 
Non preferisci il cosiddetto ‘posato’, e questo aumenta la mia voglia di viaggiare e di catturare aspetti di culture diverse del mondo. La ricerca del bianco e nero è fortemente voluta perché oltre ad essere una grande appassionata della fotografia del ‘900, ho notato che alcune delle foto scattate sono riuscite a comunicare molto di più in queste tonalità”.

 È Laureata in Formazione e Scienze umane, la giovane Martina Greco (è nata a Vico Equense nel 1988) ha un carattere aperto a nuove esperienze che la portano a coltivare da sempre numerosi interessi. 

Attratta dal mondo della fotografia, già adolescente collabora con una ditta di gioielli artigianali all’attuazione di un riuscito catalogo. 
Comincia così a incrementare questa passione studiando sia gli aspetti tecnici della materia, con partecipazione a diversi workshop, sia la storia della fotografia. Predilige artisti quali H.C. Bresson, M. Frank, R. Doisneau e Steve McCurry.
 Ma è con i primi viaggi che la passione esplode. L’attenta ricerca del particolare rende efficacemente ciascuna foto un significativo frammento di vita in grado di suscitare nell’osservatore emozioni e suggestioni.

Da sottolineare i suoi scatti che rientrano nel settore “MATER”: ciascuna delle sue mamme in dolce attesa, ritratta con particolare grazia, lascia trasparire tutta la tenerezza e il pathos di un periodo così significativo per ogni donna.