Un sport estenuante puo’ intaccare la memoria?

Ott 20th, 2009 | Di cc | Categoria: Sport

Le donne che si sottopongono a duri training di esercizio fisico o che praticano per molti anni sport come il ciclismo, la maratona o la ginnastica ritmica potrebbero veder peggiorata la loro memoria durante l’età adulta. A sostenerlo è una ricerca presentata alla Conferenza annuale dell’Alzheimer’s Association tenutasi a Vienna.

Al contrario, un esercizio fisico moderato portato avanti per anni sembra condurre a un miglioramento della memoria e di altre funzioni cognitive nelle donne adulte, ha dichiarato l’autore dello studio Mary Tierney dell’Università di Toronto. Per giungere a questa conclusione, Tierney e i colleghi hanno verificato le abilità mnemoniche e cognitive attraverso una serie di 8 test in un campione di 90 donne di età compresa tra i 50 e i 63 anni, chiedendo loro con quale frequenza avessero sottoposto il proprio organismo a un esercizio fisico estenuante nell’arco della vita.

I risultati hanno mostrato che le donne che avevano praticato per anni sport faticosi come il nuoto, il podismo, il ciclismo, il basket e il raquetball (uno sport del tutto simile allo squash) mostravano punteggi inferiori in tutti gli 8 test cognitivi rispetto alle donne che avevano condotto una vita più sedentaria o che prediligevano l’attività fisica moderata. Più duro e faticoso era lo sport praticato, inoltre, peggiori risultavano essere le abilità cognitive delle donne, sostengono gli autori dello studio.

“Potrebbe essere la stessa attività fisica estenuante ad essere responsabile dell’effetto negativo sulla memoria, oppure altri fattori legati allo stile di vita di queste donne”, ha dichiarato Maria Cirillo, direttore dell’Alzheimer’s Association. Lo stress, ad esempio, potrebbe rappresentare un forte input a sottoporre il fisico a uno sport particolarmente faticoso ed è noto che lo stress è un fattore estremamente dannoso per il mantenimento delle funzioni cognitive da adulti, conclude la Cirillo. In attesa di ulteriori conferme, meglio quindi trovare un giusto compromesso tra la sedentarietà completa e l’esercizio fisico massacrante, con una sana ed equilibrata attività motoria.

Fonte: Alzheimer’s Association 2009 International Conference on Alzheimer’s Disease

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