Tremonti: posto fisso, base della famiglia
Ott 20th, 2009 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniLa Costituzione è “ancora molto valida per la parte dei principi” e un ritorno allo spirito originario può portare “a concrete e non poco remote applicazioni”. È quanto sostiene il ministro dell’ Economia Giulio Tremonti, concludendo i lavori di un convegno sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese organizzato dagli Amici della Bpm. “Nella nostra Costituzione - prosegue – c’è il confronto tra le tre diverse culture chiave che animarono lo spirito di quel tempo: quella cattolica, quella comunista e quella liberale”. Il ministro pone l’accento sul passaggio fondamentale della Carta in cui si afferma che “la Repubblica tutela e regola il risparmio e favorisce l’accesso alla proprietà dell’azionariato popolare dei grandi complessi produttivi del Paese”. L’evoluzione delle cose, secondo Tremonti, ha fatto sì che “la Costituzione non sia stata pienamente applicata” in quanto “c’è stata una rotazione rispetto ai principi formulati allora che ha portato ad un grande favore per i titoli di debito sfavorendo quelli di proprietà”. Un fatto che ha portato al “controllo del sistema bancario sulla grande proprietà industriale”. Ed evidenzia che “un ritorno alla Costituzione attraverso queste riflessioni ci può portare a concrete e non poco remote applicazioni”. Quanto alle dinamiche del lavoro, Tremonti sottolinea: “Credo che in Italia ci sia meno bisogno della cogestione e più bisogno della compartecipazione”.
“La cogestione – fa notare - come nascita di figure imprenditoriali miste a me sembra meno positiva mentre è più positiva l’informazione sulla gestione”. Secondo il ministro “un conto è avere informazioni sulla gestione, un conto è avere la corresponsabilità in un ibrido imprenditoriale”. Il titolare dell’Economia spiega che “data la geografia economica italiana non credo ci sia spazio per applicare modellistica di altri paesi”. E sostiene che “il meccanismo della compartecipazione può avere anche forme diverse: ad esempio quando hai un favore fiscale sulla detassazione degli straordinari identifichi già il nucleo di partenza di una diversa legge contrattuale”.
“Non credo - puntualizza - che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale”. A imporre forme di lavoro più flessibili, secondo Tremonti, è stata la globalizzazione che “non ha trasformato il quantum di lavoro ma la qualità di lavoro, passato da fisso a mobile. Era inevitabile fare diversamente”. Tremonti si sofferma le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: “Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male –conclude -ti ritrovi in una roulotte”.
Fonte il mattinale