Napoli e Salerno - Squadre Nautiche versano in condizioni pietose e l’Italia “dona” imbarcazioni all’estero -
Ott 22nd, 2014 | Di cc | Categoria: SindacatoLa condizione pietosa in cui versa la Pubblica Amministrazione è risaputa, come è altrettanto noto lo spreco e la mancanza di assunzioni di
responsabilità da parte dei ruoli dirigenziali della stessa - Ovunque, sulla stampa, nei convegni, durante le conferenze, risuonano come campane paroloni
quali riorganizzazione, spending review, armonizzazione della spesa, ridistribuzione delle
risorse etc etc … e si spendono mesi a discuterne, studiandone modalità e tempistica, tentando di
legiferare. Ma tutto ciò resta sempre come qualcosa di aleatorio, poiché chi dovrebbe materialmente mettere
mano all’opera, temporeggia, si distrae, procede malamente e a tentoni, facendo sì che tutto si
vanifichi nel tempo -
Si è parlato in passato della riduzione della spesa per la sicurezza. Una razionalizzazione che si pensava di
ridurre in pratica ad un mero
accorpamento se non all’eliminazione di
uffici che erano improduttivi e/o superflui. Oggi, periodo in cui la crisi si è cancrenizzata, siamo arrivati al punto
in cui è doverosa l’eliminazione del
superfluo o di ciò che non è immediatamente necessario. Ma commissionare (spendendo denaro
pubblico!!) per poi regalare, donando,
motovedette classe “Squalo” (Foto n.1) e
non solo agli stati Magrebini (Libia,maggio 2011; Foto n.2) ci sembra
un qualcosa di veramente paradossale!
Forse l’opinione pubblica misconosce che,
mentre in Italia si discute di tagli alla
sicurezza e riduzione di Uffici, avviene di contro un
reale sperpero di soldi pubblici per far costruire ed
allestire imbarcazioni nuove di zecca da “donare” alla
Libia, oppure per dismettere imbarcazioni nuove,
battenti bandiera italiana e targa polizia, per omaggiare
Foto nr. 1
Foto nr. 2
Foto nr. 3
2
le polizie di altri stati magrebini (Foto n.4), senza alcuno scopo apparente se non quello di indurci a
pensare che le nostre stesse imbarcazioni, poi donate a quegli Stati, vengano usate per far fronte alla
ormai tristemente nota operazione “Mare Nostrum” -
Intanto in Italia, si continua incessantemente a discutere di chiusure di squadre nautiche perché
oggetto di permanente mancanza di mezzi e di inguaribile improduttività –
E’ di ben facile comprensione che quanto appena descritto è frutto di una politica Amministrativa che
lede fortemente la Polizia di Stato, rinforzando, in maniera del tutto gratuita, quella di altri Stati –
A consolidare quanto pocanzi evidenziato, le pietose condizioni delle Squadre Nautiche di Napoli e
Salerno, ridotte allo stremo per mancanza di uomini e mezzi -
Non basta certamente il pregnante impegno del personale, che tenta con qualsiasi mezzo di non
gravare sulle risorse dell’Amministrazione
anche attraverso autotassazioni (cui ogni
poliziotto ormai soggiace per sostenere il
prestigio e l’immagine del proprio ufficio e
della Polizia di Stato tutta) –
Presso le Squadre Nautiche di Napoli e
Salerno manca persino il detergente
necessario alla manutenzione ordinaria e
obbligatoria dei mezzi assegnati. E lo Stato
Italiano “giustamente” attua la sindacabile
scelta di donare ad altri quanto dovrebbe
essere utilizzato a salvaguardia del Popolo Italiano –
Una buona gestione, in un periodo di “magra”
come questo, richiederebbe quantomeno il
tentativo di ridistribuire quel poco che è rimasto
a quegli Uffici, tutti, che da anni versano in uno
stato di inadeguatezza. Una condizione,
quest’ultima, che lede, sopra tutto, la dignità
professionale degli operatori che rispecchiano
l’immagine di un’Italia decadente agli occhi del
mondo -
Siamo a conoscenza dell’esistenza, in alcune
sedi di Squadre Nautiche della Polizia di Stato
Italiana, di mezzi inutilizzati per penuria di
personale d’imbarco. Una carenza che non è da
attribuire all’assenza per ferie o altro, ma, purtroppo, alla mancanza di assunzioni e, di conseguenza,
di personale effettivo da poter imbarcare.
Intanto, mentre questi mezzi sono fermi, inutilizzati, vi sono uffici come quello di Salerno che ha in
dotazione solo un paio di imbarcazioni, le quali, data la vetustà e le ormai indeterminabili ore di
navigazione, rischiano di essere messe in disarmo per mancanza di fondi! -
A questo punto i continui discorsi sulla chiusura
di Uffici per ottimizzare le risorse, appaiono,
piuttosto, un Harakiri -
Poco basterebbe per mappare sul territorio tutti i
mezzi a disposizione ancora perfettamente
funzionanti (atto che ogni Squadra Nautica
trasmette annualmente agli uffici competenti) per
ridistribuire ciò che abbiamo e che continua, in
altri luoghi, ad essere sprecato !! -
Foto nr. 4
3
Non siamo qui a chiedere di acquistarne di
nuovi (anche se, su questo argomento, la
risoluzione 40/61 delle Nazioni Unite potrebbe
esserci di aiuto) ma pretendiamo quantomeno
una riorganizzazione del materiale al momento
disponibile per una ridistribuzione in base alle
esigenze territoriali, onde far fronte alle
carenze contingenti -
Tutto ciò invece di dismettere e donare ad altri
stati che sicuramente non hanno la competenza
di garantire la sicurezza nazionale dello Stato
Italiano e dei nostri cittadini -
Presso la Squadra Nautica di Salerno è
presente un mezzo che necessita di
manutenzione (ordinaria, dovuta all’usura dopo un periodo di ore di funzionamento) e rischia di essere
dismesso per mancanza di fondi -
Ciò che questa Organizzazione Sindacale chiede è che, nell’attesa di reperire fondi per l’ordinaria
manutenzione, si pensi di assegnare un altro mezzo giacente (e inutilizzato per assenza di personale
d’imbarco!!), presso altra Squadra Nautica -
Chiediamo, insomma, che venga quanto
prima assegnato alla Squadra Nautica di
Salerno un mezzo efficiente che, da buon
manager e gestore della res publica, chi di
dovere potrà reperire sul territorio
nazionale, per giunta senza aggravio di
spese! Questo semplice ed elementare atto,
da un lato, consentirebbe alla Squadra
Nautica di poter svolgere la propria
specifica attività, dall’altro arrecherebbe un
sicuro beneficio in termini di sicurezza per
la cittadinanza tutta -
Doniamo pure. Ma non rasentiamo
il paradosso! Cerchiamo di regalare anche sicurezza ai cittadini
italiani! -