L’ALTRA FACCIA DI UNA NAPOLI CHE AMA.

Ott 1st, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Nella chiesa di Santa Caterina a Chiaia, l’inaugurazione della nuova mensa per i poveri.

È prevista per il prossimo sabato 4 ottobre al termine della celebrazione della Santa Messa alle 18:00, la benedizione e l’inaugurazione della Mensa per i poveri della Chiesa di Santa Caterina a Chiaia di Napoli. Sembrano ormai essere sempre più frequenti luoghi in cui offrire a tante persone che si trovano in forti difficoltà la possibilità di un pasto; Napoli, secondo quanto riportato da una guida tra l’altro di facile consultazione redatta dalla Comunità di Sant’Egidio, si posiziona settima nella classifica delle città con il maggior numero di senza dimora. Il tasso di povertà in Italia registrato nel 2013 era del 12,6%  riguardante famiglie in condizioni di povertà relativa, mentre quelle in povertà assoluta era del 9,9%; dati che fanno preoccupare e riflettere; alle mense per poveri non ci sono solo clochard, homeless o barboni come vengono spesso definiti a causa di quelle lunghe barbe ingiallite da sigarette trovate per terra o elemosinate a passanti; negli ultimi tempi sono stati registrati casi disperati di famiglie che per far fronte alle difficoltà di arrivare a fine mese e all’impossibilità di comprare beni di prima necessità come pane, latte o biscotti per i loro figli, cercano un posto a sedere nelle mense.

Quello della Chiesa di Santa Caterina è un nuovo rifugio che permetterà di assicurare ogni giorno trenta pasti caldi per i più bisognosi. Il progetto è stato realizzato dai Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare con la collaborazione di diversi volontari.

“Quello che contraddistingue il nostro ordine sono proprio le opere di misericordia”- spiega padre Calogero Favata, superiore del Convento di Santa Caterina a Chiaia e consigliere regionale dell’Ordine – “ questa mensa è solo una delle tante iniziative di solidarietà che portiamo avanti, come l’accoglienza gratuita ai bambini affetti da patologie oncologiche, proprio perché le loro famiglie non hanno i mezzi utili a sostenere le spese necessarie per i lunghi soggiorni negli ospedali e nelle strutture sanitarie”, continua sostenendo: “quello che desideriamo è che la mensa per i poveri diventi un altro segno di fraternità, che vada a coprire e curare le ferite di un crescente disagio, fatto da nuovi poveri ed emarginati. L’inaugurazione della mensa, tra l’altro in concomitanza della ricorrenza di San Francesco, dovrà essere un momento di gioia per Napoli, per ritrovare la verità della carità”.

 

Valentina Ferrante

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