Nella splendida cornice di Rapolano Terme, la “capitale morale” della solidarietà in provincia di Siena, sabato 21 giugno si è svolta la XXIII edizione del premio “La Goccia d’oro”, riconoscimento che si ispira al concetto “mariteniano” secondo il quale c’è bisogno dell’apporto di tutti, di ogni goccia appunto, per costruire una società più fraterna e solidale.

I premiati della XXIII edizione, quest’anno dedicata al tema della famiglia e del lavoro sono stati l’Associazione Toscana S.O.S. Lavoro e i coniugi Delfina e Gaetano Pandolfi, custodi dell’Oasi Maria Madre della Vita di S. Egidio del Monte Albino (SA), un luogo dove la preghiera si intreccia con l’accoglienza dei minori in difficoltà. Il premio è stato dato loro per la disponibilità a fare della loro casa lo spazio dell’amore e dell’accoglienza. Dal 2004, infatti, hanno accolto Chiara, una bimba nata anencefalica. I medici le avevano prospettato pochi mesi di vita. A settembre ha compiuto nove anni. È di fatto la quinta figlia dei coniugi Pandolfi dopo Angela, Emanuela, Enrico  e Alfonso. Per le condizioni gravi nessuna coppia si è mai proposta per l’adozione di Chiara. Attualmente con loro ci sono anche due bambine, Francesca ed Asia, di pochi mesi. Nel ricevere il riconoscimento Delfina, visibilmente emozionata, ha ricordato che quel premio non lo riceveva perché erano degli eroi ma perché appartengono ad una storia, ad una rete di amici e di famiglie che li sostiene da un punto di vista amicale, spirituale e materiale. Menzione speciale per la rivista “Punto Famiglia” laboratorio culturale edito da Editrice Punto Famiglia che dal 2005 propone riflessioni sui temi caldi dell’attualità sociale e politica, ma parla anche dei piccoli e grandi problemi che una famiglia è chiamata ad affrontare. Al suo interno vengono presentati numerosi articoli di attualità su temi legati alla vita, al compito educativo, alla spiritualità coniugale, all’affido e all’accoglienza familiare. Una Goccia d’oro straordinaria “al merito della famiglia” è stata consegnata, inoltre, al regista Pupi Avati per i valori e la testimonianza espressi nella recente miniserie “Un Matrimonio”, in onda su RaiUno. Il regista, nel ricevere il premio, si è commosso ricordando la storia e l’impegno di di Delfina e di Gaetano.

Ospiti del premio oltre Claudio Fornetani, giornalista Rai, che organizza il premio, anche S.E. Mons. Fabene vescovo di Acquapendente, che è stato nominato da Papa Francesco segretario del Sinodo sulla Famiglia che si terrà ad ottobre.