Circumflegrea……… la guerra a prima mattina
Ott 15th, 2009 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliOre 07.15, suona la sveglia ed un nuovo giorno ha inizio, fa freddo e non vorresti alzarti, ma devi; allora caffè, biscotti, poi in bagno…e inizi a meditare su quello che dovrai fare di lì a poco, in primis lavoro o scuola, poi commissioni varie…etc etc.
Quindi in settimana non è proprio un risveglio piacevole, però sai che una volta passato il torpore mattutino la giornata andrà alla grande…prenderai un mezzo pubblico efficiente e comodo, incontrerai persone affabili e piacevoli, strade pulitissime piene di fiori…si…a Londra, o Berlino o Roma o Parigi. Avete mai preso un mezzo pubblico a Napoli? Ed in particolare avete mai utilizzato la circumflegrea (linea gemella della Cumana per intenderci)? Ebbene, un’avventura incredibilmente odiosa, una guerra a prima mattina.
Ormai è più di un anno che non rispetta gli orari (io testimone); non sai mai a che ora passa..ne se passa!
Sempre affollata, spesso guasta (le porte non si chiudono bene e quindi si perde tempo in ogni stazione), scomoda, senza aria condizionata ma con i finestrini rigorosamente chiusi altrimenti ti prendi un accidenti per il vento (e quindi immaginatevi il fetore della cumana delle 08.00, stracolma di gente a più non posso, che oltretutto litiga perché si sta stretti).
Quindi non puoi fare previsioni, ne sapere se arriverai in tempo in ufficio, ne poter programmare un bel pomeriggio con quale amico, perché la stessa situazione si presenta al ritorno; un tragitto di circa 15 minuti (Montesanto-Pianura) può durare, tra ritardi e blocchi sui binari, anche oltre un’ora.
E questa situazione va avanti da almeno due anni!!
Ti sale il nervoso, vorresti prenderli a schiaffi (i ferrovieri ed il capostazione), specie quando perdono il tempo a decidere a chi tocca pilotare il prossimo “carro bestiame”; l’impressione degli utenti è che i turni degli stessi siano decisi lì per lì a piacimento, e infatti spesso arrivano in ritardo, o devono essere chiamati al megafono. In tutto questo, allora, per protesta non vorresti fare il biglietto…ma devi (come in ogni Paese civile).”Scusate”, verrebbe da chiedere, “ma con sti soldi che fate?”
E i soldi spesi per i lavori che vanno ormai avanti da anni (io ero piccolo quando sono iniziati e adesso ho 26 anni) il cui fine era quello di creare un doppio binario su tutta la linea, così da poter aumentare la frequenza dei treni, come sono stati spesi se il binario è ancora unico? E quando piove se ne cade e la linea resta interrotta per un paio di giorni?
Credo che non basterebbe un libro per descrivere gli innumerevoli disservizi ed i relativi disagi dovuti ad una cattivissima gestione, da parte della Sepsa, di questa linea di trasporto pubblico, fondamentale per la movimentazione di migliaia di persone ogni giorno. Non esistono infatti altri modi, per la gente dell’area Flegrea (Soccavo, Pianura, Quarto) per raggiungere il centro, zona di uffici ed università.
Quando qualcuno si deciderà a fare ordine in questo mare orrendamente disorganizzato?