Mai più terra dei fuochi!
Giu 5th, 2014 | Di cc | Categoria: Spazio ai Ragazzi
“ Insegnante in aula, amico nel cortile” cosi formava i suoi educatori San Giovanni Bosco, ed è così che ci appaiono i ragazzi della Scuola Media Valdocco, dell’Istituto Salesiano della Doganella, nel cortile a giocare con i propri insegnanti, prima di esibirsi in scena, per la rappresentazione di fine anno sul tema scottante della Terra dei Fuochi. Sono ragazzi bordeline, delle periferie malsane di Napoli, di quelle che tanto piacciono ai media del nord per fare audience. Li vedi, gli occhi vispi e profondi, di chi ha vissuto più dei propri anni. Lo spettacolo parte con il video forte della cerimonia del Parco Verde di Caivano che ricordava i morti per tumuore a causa dello sversamento di rifiuti tossici. Il teatro è pieno di ragazzi, dii genitori accorsi per l’occorenza, di professori e operatori dell’istituto. Presenti anche i gentiori di Gigi Sequino e Paolo Castaldi e altri familiari del coordinamento campano “familiari vittime innocenti della criminalità “ I protagonisti sono loro, che recitano la parte della speranza e si scoprono attori teneri sul palco che li protegge nel familiare abbraccio dei propri insegnanti, educatori, pareti che li tengono fuori dal mondo che conta almeno per un lasso di tempo, e si spera per sempre. Parte la terza media che recita alcuni versi forti, inevitabile l’emozione quando un ragazzino canta Terra Mia. Segue la prima media in un esilarante sketch con apprezzabili alternanze musicali. In un manicomio i pazienti s’inventano santi e litigano su chi deve essere Santo patrono nazionale.San Gennaro litiga prima con San Marzano, a suo dire importante per i pomodori che produce, e poi con Santa Elisabetta e di seguito con San Crispino e San Carlo. Il tutto rallegrato da uno spettacolare San Remo che canta ogni volta capiti l’occasione. Da apprezzare anche lo sketch in lingua spagnola Equivoco che si capisce alla fine, quando il povero malcapitato s’imbatte nel direttore della clinica, fino ad allora credeva di essere morto. Chiude l’evento la seconda media, che si esbisce in un balletto sulle note di “Nu Juorne Buon” di Rocco Hunt, cantata da un ragazzino che scatena l’entusiasmo.I ragazzi sono stati impegnati tutto l’anno sulle tematiche dell’ambiente e della legalità per volere del preside don Mario Delpiano e dell’equipe di docenti ed educatori. Bambini già grandi, che giocano a fare gli attori, ma insegnano agli adulti l’importanza di restare a guardarli, ad ascoltarli, ad aiutarli.
Armando De Martino