- “Dal primo turno è uscita già una maggioranza chiara. La coalizione di centrodestra, avendo raccolto oltre il 50 per cento dei voti con le sue liste, è prima in Consiglio comunale e può contare da subito su 13 consiglieri eletti, che – in caso di vittoria – passerebbero a 16. Altri dovranno accontentarsi, anche vincendo, di 11 seggi da dividere con tutte le altre forze, compreso il Movimento Cinque Stelle”. Lo ha dichiarato il candidato a sindaco di Marigliano, Michele Papa, commentando l’esito del voto.

“Mi ritengo soddisfatto. Raccogliere 9.145 preferenze al primo turno è un risultato che inorgoglisce. I mariglianesi hanno compreso il progetto di governo di cui mi sono fatto promotore e accordato un consenso alla coalizione di centrodestra che va al di là di ogni aspettativa. Il dato politico più rilevante resta quello della composizione della maggioranza in Consiglio comunale, che – come detto – è già definita e definitiva. Anche vincendo, la coalizione di centrosinistra finirebbe per non poter governare”, ha sottolineato Papa.

“L’unico modo per assicurare a Marigliano un governo stabile, duraturo ed in grado di compiere scelte dirimenti per la collettività è confermare la preferenza del primo turno. Il centrosinistra si è fermato al 41 per cento dei voti, mentre noi abbiamo superato il 50 per cento. Vuol dire che la maggioranza dei cittadini ci ritiene affidabili, ritiene affidabile il programma che abbiamo presentato nelle ultime settimane, ma soprattutto è consapevole che siamo gli unici in grado di amministrare la città”.

“Ai mariglianesi va il mio ringraziamento per la fiducia e la stima che hanno voluto riconoscermi con il voto di domenica scorsa. Ho troppo a cuore le sorti ed il futuro della nostra comunità per non invitarla a partecipare al voto del ballottaggio del prossimo 8 giugno, rivolgendole l’appello a che confermi la preferenza per l’alleanza politica che rappresento, quella di centrodestra, l’unica capace di garantire stabilità e governabilità”, prosegue Papa.

“E’ chiaro che indirizzare il proprio voto altrove vorrebbe dire sprecarlo e, ciò che è peggio, far ripiombare la città in uno stato di incertezza e degrado morale, dal momento che i numeri del primo turno dicono chiaramente che una maggioranza c’è già ed è la nostra”, spiega il professore.

“I mariglianesi diffidino da generali senza esercito e facciano attenzione a non buttare i soldi dalla finestra. Dare il proprio voto a chi non può avere i consiglieri per governare equivale a scegliere di rivotare tra sei mesi, massimo un anno, facendo spendere inutilmente al Comune altro denaro pubblico, altri soldi dei contribuenti”, conclude Papa.