Il Sabato delle Idee. Il centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità
Mag 16th, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale
”Dichiarato dall’Unesco nel 1995 Patrimonio dell’umanità, il centro storico di Napoli è indiscutibilmente una realtà unica al mondo e salvare e valorizzare questo patrimonio che sopravvive nonostante i tentativi di sventramento intrapresi fra gli anni Settanta e Novanta in nome della “riqualificazione”, della «bonifica sociale» e della tesi secondo cui il tessuto edilizio della città da tutelare fosse soltanto quello nel perimetro delle mura aragonesi, rappresenta oggiAggiungi un appuntamento per oggi una indispensabile battaglia di civiltà”. Presenta così Marta Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici il quarto appuntamento della sesta edizione de “Il Sabato delle Idee” dedicato al tema “Il Centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità”, che si svolgerà Sabato 17 Maggio alle ore 10 nella prestigiosa sede dell’Istituto fondato da Benedetto Croce a Palazzo Filomarino.
Il centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità
Già nel 1972 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. apportando modifiche al Piano Regolatore Generale Comunale stabiliva che: ?monumento da rispettare e salvaguardare è tutta la città antica, tutto l’insieme della sua struttura urbanistica, quale si è venuta lentamente componendo nei secoli: non solo i singoli edifici monumentali, ma l’intero ambiente, anche ai fini di un’appropriata riqualificazione del complesso tessuto sociale che in esso si è stratificato nel corso dei secoli”.
OggiAggiungi un appuntamento per oggi il progetto “Centro storico di Napoli Unesco” approvato dalla Commissione Europea con uno stanziamento significativo, anche se insufficiente a realizzare un risanamento complessivo, di 100 milioni di euro, offre l’ opportunità di dare avvio al risanamento conservativo e alla valorizzazione della città antica.
“L’auspicio - evidenzia Marta Herling - è che gli interventi che verranno realizzati, non si limitino al restauro dei singoli monumenti, ma prendano in considerazione l’intero tessuto urbano, le strade, le piazze, gli spazi e i servizi pubblici, e garantiscano la vivibilità e la sicurezza del contesto civile e ambientale, ai residenti, ai cittadini che lo frequentano e vi svolgono attività e d ai turisti che lo visitano”.
In tal senso “Il Sabato delle Idee” ha voluto promuovere una riflessione ed un confronto tra istituzioni pubbliche, enti culturali, scientifici ed accademici che operano nel centro storico, ed associazioni civiche e ambientalistiche impegnate per la salvaguardia e la vita del patrimonio antico della città, con la partecipazione di illustri studiosi ed esperti.
La discussione sarà introdotta da Marta Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e da Marco Salvatore, condirettore de “Il Sabato delle Idee” e sarà coordinata da Marco Demarco, editorialista de “Il Corriere della Sera”.
In apertura le relazioni sul tema “Il centro storico e la città: ieri, oggiAggiungi un appuntamento per oggie domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani” affidate a Piero Craveri, professore emerito di Storia contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa e Presidente Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” e ad Aldo Loris Rossi, membro emerito dell’Accademia delle Arti del disegno.
Poi due focus di approfondimento su “I progetti e i piani urbanistici per il centro storico” con gli interventi di Giorgio Cozzolino, Soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia, Edoardo Cosenza, Assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania e di Uberto Siola, presidente Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura, e sul tema “Il vincolo Unesco e il piano di gestione per il centro storico” con gli interventi di Luisa Bocciero, coordinatore del Progetto “Suor Orsola patrimonio dell’umanità certificato dall’UNESCO” , Elena Coccia, presidente dell’Osservatorio Permanente del Centro Storico di Napoli - Sito UNESCO, e di Giancarlo Ferulano, direttore del Servizio di Pianificazione e gestione del territorio - Sito Unesco del Comune di Napoli.
Le idee della cittadinanza attiva
A seguire uno spazio dedicato alla “Cittadinanza attiva per il centro storico di Napoli” con gli interventi di associazioni, comitati, fondazioni, università e istituti culturali del centro storico per lanciare idee e proposte per gli spazi per i cittadini: vie, piazze, siti monumentali, biblioteche, scuole, aree per incontri ed attività culturali ed aree verdi.
Le conclusioni saranno affidate a Cesare de Seta, fondatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea ed a Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, che introdurrà anche la visita guidata alla Mostra “Storie e Leggende napoletane di Benedetto Croce”, che raccoglie il tema portante del Maggio dei Monumenti 2014.
La Mostra “Storie e Leggende napoletane di Benedetto Croce”
Il Comune di Napoli ha dedicato l’edizione 2014 de “Il Maggio dei Monumenti” al tema Storie e leggende napoletane, titolo di un celebre volume di Benedetto Croce, fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici.
Ed è per questo che l’Istituto, insieme con la Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele III”, la Società napoletana di Storia patria, l’Accademia pontaniana e la Società nazionale di scienze, lettere e arti, ha promosso e curato percorsi espositivi, visite, conferenze e letture di testi lungo i temi del libro.
In particolare la mostra “Storie e leggende napoletane di Benedetto Croce” è stata concepita come itinerario espositivo che si svolge in quattro diversi momenti e nelle quattro sedi delle istituzioni che l’hanno promossa. Per ciascuna sede sono previste visite guidate e un programma di conferenze tenute da illustri studiosi dell’opera crociana con letture di testi da “Storie e leggende napoletane”, affidate ad attori protagonisti della vita culturale e teatrale della città.
Al termine del Sabato delle Idee sarà possibile visitare la Mostra “Luoghi di studio e di lavoro: la biblioteca di Croce e l’Istituto italiano per gli studi storici”, una mostra che apre le porte della prestigiosa sede dell’Istituto fondato da Benedetto Croce, al piano nobile di palazzo Filomarino.
Monumento di interesse storico e architettonico, il palazzo è all’angolo tra via San Sebastiano e il Decumano inferiore, tra il Gesù Nuovo e San Domenico Maggiore: nel cuore di Spaccanapoli. Le tracce più antiche sono i frammenti di due archi ogivali, visibili lungo lo scalone, che risalgono all’età angioina. Nel Cinquecento i principi di Sanseverino di Bisignano commissionarono a Giovan Francesco di Palma il monumentale portico del cortile,con le sue poderose colonne di piperno. Nella seconda metà del Seicento il palazzo passò ai Filomarino della Rocca, che ne fecero ricostruire l’ala superiore, distrutta dai cannoni spagnoli per snidare i rivoltosi durante la sommossa di Masaniello; al Sanfelice si devono il maestoso scalone e il grandioso portale in piperno.
Nel 1912 Croce acquistò il piano nobile, che nel Settecento aveva accolto Giambattista Vico come precettore dei giovani Filomarino.Una parte di esso divenne sua abitazione e ospitò la sua biblioteca, oggiAggiungi un appuntamento per oggi sede della Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”.L’altra ala, decorata con affreschi del Settecento, stucchi e dorature di pregio, dal 1946 ospita la sede dell’Istituto italiano per gli studi storici, che oggiAggiungi un appuntamento per oggi si estende su tre piani del palazzo.
La mostra espone materiali bibliografici e iconografici conservati nella Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”, legati alla prima stesura dell’opera “Storie e leggende napoletane” (1919), edizioni di pregio consultate da Croce in fase di elaborazione dei suoi scritti, fotografie della biblioteca del filosofo, disegni raffiguranti palazzo Filomarino e il testo “Un angolo di Napoli”.
È prevista inoltre la consultazione in formato digitale di opuscoli e documenti, tra i quali la prima edizione autografata di “Un angolo di Napoli” (1912), l’esposizione della pianta di Napoli del Lafréry del 1566, e la proiezione di un video con immagini dall’archivio e dalla biblioteca di Croce