RAPPORTI AD ALTA TENSIONE TRA PALAZZO MADAMA E PALAZZO CHIGI. STAVOLTA AD ACCENDERE LA MICCIA, ALMENO
DIRETTAMENTE, NON E’ LA QUESTIONE DELLE RIFORME ISTITUZIONALI CHE PORTEREBBERO NEL DDL DEL GOVERNO AD UN SENATO RIDIMENSIONATO E NON ELETTIVO, BENSI’ LA CRITICA DEL PREMIER MATTEO RENZI AI TECNICI DEL
SERVIZIO BILANCIO RELATIVAMENTE ALLE VALUTAZIONI SULLE COPERTURE PER GLI 80 EURO MENSILI PER LE FAMIGLIE PREVISTI DAL DECRETO SULL’IRPEF. E C’E’ PERSINO LA MINACCIA DI UNA QUERELA CHE IL SENATORE LEGHISTA ROBERTO CALDEROLI FA PENDERE SULL’EX SINDACO DI FIRENZE, ACCUSATO DI USARE PAROLE CHE NEMMENO MUSSOLINI AVEVA AVUTO NEL VENTENNIO.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E’ ANDATO GIU’ DURO: NON SOLO “LE PREVISIONI DEL SENATO SONO
TECNICAMENE FALSE” MA “ABBIAMO CHIESTO AL SENATO, E AI TECNICI DEL SENATO, ALCUNI SFORZI”, PER ESEMPIO “ABBIAMO DETTO CHE SE METTIAMO UN TETTO AGLI STIPENDI DEI MANAGER DI 240MILA EURO DOVREBBERO FARLO ANCHE AL SENATO. HANNO RISPOSTO? A ME NO”. FRASI CHE NON CADONO NEL VUOTO DEL DIBATTITO POLITICO E CHE, ANZI, SI INNESTANO SU UN TERRENO GIA’ RESO SCIVOLOSO DA PRECEDENTI AFFERMAZIONI DEL PREMIER E CHE AVEVANO PORTATO I SENATORI DELLA V COMMISSIONE DI PALAZZO MADAMA AD ESPRIMERE SOLIDARIETA’ AI FUNZIONARI DELL’ORGANISMO.       E COSI’ OGGI E’ DOVUTO INTERVENIRE IN PRIMA PERSONA IL PRESIDENTE DEL SENATO PIETRO GRASSO, CHE PURE IN MATTINATA AVEVA RIBADITO LA NECESSITA’ DI PROCEDERE IN UN CLIMA COSTRUTTIVO E COLLABORATIVO, FUORI DA PERSONALISMI E TENTAZIONI ELETTORALISTICHE, AL CAMMINO DELLE RIFORME ISTITUZIONALI. “NON POSSO SENTIRE ACCUSARE I MIEI TECNICI DI FALSITA’ HA DETTO LA SECONDA CARICA DELLO STATO DURANTE UNA VISITA IN Campania, RIBADENDO DI ESSERE “PER LE RIFORME, PER LA CRESCITA, PER LO SVILUPPO, I RISPARMI” E “PER TUTTO CIO’ CHE IL GOVERNO VUOLE REALIZZARE, MA NON POSSO SENTIRE ACCUSARE DI FALSITA’ I MIEI TECNICI, CHE FANNO UN’OPERA DI CONTROLLO DOVEROSA AI SENSI DELL’ARTICOLO 81 DELLA COSTITUZIONE SULLE LEGGI FINANZIARIE, ANCHE SE DA UN PUNTO DI VISTA TECNICO”.

ANSA