SULLA DOMANDA ENERGETICA

Mag 5th, 2014 | Di cc | Categoria: Ambiente

L’Agenzia Internazionale per l’Energia nel rapporto annuale  prevede un incremento della domanda energetica mondiale di circa il 40%, nel periodo che va dal 2009 al 2035. L’Italia deve fare i conti con uno scenario globale in forte mutamento, ancor più che gli altri Paesi europei, a causa della scarsità di materie prime sul territorio nazionale. Nel 2005 il consumo annuale di Energia elettrica in Italia si attestava attorno ai 340,2 TWh, per ridursi a 332,3 TWh nel 2011, causa l’attuale crisi economica. L’importazione diretta di energia elettrica per l’anno 2011 ha comportato un aggravio sulla bilancia commerciale di circa 3,5 miliardi di euro. Sempre nel 2011 circa il 65,4% dell’energia è stata prodotta mediante centrali termoelettriche (Gas naturale, Petrolio, carbone…) mentre fonti come fotovoltaico, Geotermia ed eolico hanno generato 24,1 TWh, ovvero il 7,3% dei consumi totali. Lo scenario energetico tracciato dall’ENEA per l’Italia prevede un incremento costante della domanda di energia a circa 418 TWh/anno nel 2030. Di questo fabbisogno energetico meno del 9% verrà coperto dalle rinnovabili come fotovoltaico ed eolico con una produzione annuale stimata attorno ai 35 TWh. Da qui al 2030 l’energia dovrà necessariamente essere prodotta mediante centrali termoelettriche nella misura di circa 292 TWh, ovvero +32% rispetto alla quota termoelettrica del 2010. Nell’ambito di un piano di programmazione energetica su scala nazionale, oltre alla quantità di energia, un’analisi attenta dovrebbe essere effettuata anche sulla “qualità” della fornitura energetica. Fattori fondamentali sono ad esempio la continuità dell’Approvvigionamento e la versatilità nella produzione: le cosiddette Fonti rinnovabili presentano sotto questo profilo i risultati più scarsi e svantaggiosi non solo dal punto di vista economico. Per sostenere oggigiorno la crescita del Paese ad un ritmo del 2% di variazione del PIL (crescita moderata), il fabbisogno energetico dovrebbe aumentare almeno di un 3% annuo: arrivando a circa 450 TWh nel 2030. La domanda che potrebbe sorgere a questo punto è: abbiamo davvero necessità di tutta questa energia? La legge di Okun, a cui gli economisti attribuiscono ancora una buona validità, prevede che per poter cominciare ad apprezzare una diminuzione del tasso di disoccupazione, il PIL nazionale dovrebbe crescere ad un tasso minimo del 2-3%. D’altro canto il livello di disoccupazione attuale in Italia, secondo stime ufficiali Eurostat, si attesta attorno al 10,8%. Dove trovare l’energia sufficiente per sostenere la crescita del PIL e sconfiggere così la disoccupazione? Le rinnovabili potranno dare al massimo un contributo del 10%, con costi annessi molto alti e problemi di approvvigionamento; l’acquisto dell’elettricità dall’estero porrebbe un aggravio insostenibile sulla bilancia commerciale e di riflesso sui costi aziendali (scarsa competitività e bassa produttività). Infine l’Italia è tradizionalmente uno dei Paesi dell’area OCSE a più elevata Efficienza energetica e alcune considerazioni di carattere economico e tecnico fanno ritenere che non ci sarà molto spazio per migliorare processi di efficientamento e di Risparmio energetico. Allo stato attuale della conoscenza, una valida proposta per la soluzione del problema energetico è l’utilizzo dell’energia da Fissione nucleare. Soluzione che, negli ultimi anni, in Italia non è stata presa in considerazione più per motivi ideologici che per problemi tecnici o economici. Su scala mondiale oggi sono operativi 435 reattori nucleari, 63 sono in fase di realizzazione, 160 sono stati pianificati e altri 329 proposti perla realizzazione. Mediante 8 reattori nucleari di terza generazione da 1,7 GW l’Italia potrebbe completamente soddisfare il suo incremento di fabbisogno energetico da qui ai prossimi venti anni. Il costo complessivo sarebbe compreso all’interno della forchetta 3-8 miliardi di euro/anno, a fronte di una produzione di 96 TWh/anno. Considerando che il costo di produzione dell’energia elettrica si aggira attorno ai 65-70 €/MWh, il risparmio netto annuo, per uno scenario di costo medio, sarebbe di circa 3 miliardi di euro all’anno. Risorse che potrebbero essere utilizzate innanzitutto per ridurre i costi dell’energia per imprese e famiglie e ridurre il carico fiscale per aziende e lavoratori, a tutto vantaggio della competitività e della produttività dell’economia italiana. È necessario innescare questo circolo virtuoso per far crescere il Paese ed uscire da questa impasse.

GLOSSARIO

Energia
Fisicamente parlando, l’energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L’unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J).

Energia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all’energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.

Gas naturale
Idrocarburo che ha un’origine simile al petrolio, che si forma a partire dalla decomposizione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno (O2) di microorganismi, attraverso processi biologici avvenuti nel corso delle ere geologiche. La composizione del gas naturale varia notevolmente a seconda del sito di formazione, ma in genere presenta un’alta percentuale di metano (dal 70 al 95 %), anidride carbonica (CO2), azoto (N2) e idrogeno solforato (H2S).

Petrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.

Carbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d’impiego. I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un’elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono ‘energeticamente’ più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio

Geotermia
È una forma di energia termica accumulata nelle profondità terrestri grazie al flusso di calore proveniente dal mantello e dal nucleo del pianeta. Lo sfruttamento dell’energia geotermica avviene soltanto in zone particolari dove questo fenomeno è particolarmente attivo (per esempio in prossimità di vulcani, geyser, soffioni, ecc…). Essa trova impiego sia nella produzione di energia elettrica che nella produzione di calore per usi industriali o civili (geotermia a bassa entalpia).

Approvvigionamento
Insieme di attività finalizzate al reperimento dei quantitativi materie prime necessarie allo svolgimento delle attività economico-produttive di un Paese consumatore.

Fonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell’uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l’acqua
- la geotermia
- le biomasse

Risparmio energetico
Con questo termine si intendono tutte le iniziative intraprese per ridurre i consumi di energia, sia in termini di energia primaria sia in termini di energia elettrica, adottando stili di vita e modelli di consumo improntati ad un utilizzo più responsabile delle risorse.

Fissione nucleare
Processo fisico che avviene nelle centrali nucleari, consistente nel “colpire” un nucleo atomico con neutroni per formare atomi più leggeri, in una sorta di reazione a catena in grado di sprigionare un enorme quantitativo di energia secondo la formula di Einstein E = mc2 (dove m è la massa dell’atomo coinvolto e c è la velocità della luce).

CAMBIAMENTI CLIMATICI - DOHA: PICCOLO PASSO VERSO ACCORDO GLOBALE SUL CLIMA NEL 2015

L’Unione Europea ha espresso giudizi positivi sugli esiti della Conferenza di Doha sui cambiamenti climatici conclusasi lo scorso 8 dicembre. negoziati del Qatar, hanno infatti posto le basi per rendere gli obiettivi delle azioni in materia di emissioni di gas serra a livello globale più solidi ed ambiziosi, aprendo la strada ad un nuovo accordo globale sul clima e dando il via alla seconda fase del Protocollo di Kyoto il cui inizio era stato previsto il 1° gennaio 2013.

La piattaforma di Durban

Come richiesto dall’UE, durante la Conferenza di Doha era stato stilato un piano di lavoro per il 2013 che conduceva ad un nuovo accordo globale da sottoscrivere entro il 2015 per essere poi operativo dal 2020, secondo quanto concordato a Durban. Si tratta di un fitto calendario di impegni che dovrebbe consentire di ridurre le emissioni globali al 2020 contenendo il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C. La proposta del Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon di convocare un vertice dei leader mondiali dedicato ai cambiamenti climatici in questo 2014 darà ulteriore impulso politico al piano di lavoro.

I finanziamenti per il clima

A Doha, l’Unione Europea - il maggior fornitore mondiale di finanziamenti in materia di clima per i paesi in via di sviluppo - ha dimostrato che è sulla buona strada per erogare l’intero importo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti rapidi erogabili entro la fine dell’anno. L’UE ha comunque garantito che gli aiuti finanziari continueranno ancora, così come hanno fatto alcuni Stati membri sottoscrivendo impegni finanziari specifici per lo scorso anno e  fino al 2015. L’ambizione è quella di poter raggiungere i 100 miliardi di USD l’anno entro il 2020, come concordato a Copenaghen tre anni fa.

Kyoto-2

Durante i negoziati del Qatar l’UE ha riconfermato il proprio impegno a partecipare alla seconda fase del protocollo di Kyoto. Essa durerà otto anni, così da non provocare alcuna discontinuità tra la sua conclusione e l’entrata in vigore del nuovo accordo globale nel 2020. Per questa seconda fase, l’UE, congiuntamente ai suoi Stati membri (+ Croazia e Islanda), si impegnerà a ridurre entro il 2020 le emissioni interne del 20% rispetto ai livelli del 1990, con la possibilità di riesaminare tale obiettivo in quest’anno ed aumentare tale percentuale fino al 30% qualora ne sussisteranno le condizioni adatte. L’UE e gli altri Paesi che hanno accolto gli obiettivi previsti da Kyoto-2 - Australia, Giappone, Liechtenstein, Monaco, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera - e che godranno di continuità di accesso ai meccanismi del protocollo di Kyoto a decorrere dall’inizio del periodo, non rappresentano più del 14% delle emissioni mondiali. Ciò evidenzia la necessità che il futuro regime in materia di clima preveda azioni da parte di tutti i Paesi.

GLOSSARIO

Protocollo di Kyoto
È un accordo internazionale sull’ambiente siglato nel 1997 da oltre 160 paesi per la riduzione delle emissioni climalteranti. Entrato in vigore a febbraio 2005, prevedeva entro il 2012 la riduzione complessiva delle emissioni di gas serra del 5,2% rispetto ai livelli del 1990 (considerato come anno di riferimento). Per i Pesi in via di sviluppo non sono stati previsti obiettivi di riduzione. Il protocollo di Kyoto ha introdotto dei meccanismi (i cosiddetti “meccanismi flessibili”) per l’adempimento degli obiettivi di ciascun Paese, favorendo la cooperazione internazionale. Essi sono il Clean developmenti Mechanism, il Joint Implementation e l’Emission Trading.

FOTOVOLTAICO/1 

 UNA NUOVA APP PER CALCOLARE LA POTENZIALITA’ ENERGETICA DEI TETTI CITTADINI

Quanta Energia solare può essere catturata dai tetti di una città? Ce lo rivela la nuova applicazione web realizzata dal Comune di Bolzano, nell’ambito del progetto di riduzione delle emissioni annue di C02 da 10 a 2 ton / abitante entro il 2030. Si chiama Bolzano Sun Solar City e consente di effettuare un’analisi della potenzialità energetica solare di tutti i tetti del capoluogo altoatesino. Basandosi sulla Carta Tecnica Comunale, Bolzano Sun Solar City rappresenta un nuovo modo di utilizzare il SIT - Sistema Informativo Territoriale - ovvero il sistema informatico che permette di analizzare, rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano sul territorio. Questa App estrapolando i dati relativi alla radiazione solare - ovvero le ore dirette di sole che illuminano le falde dei tetti per ogni mese dell’anno (espressa in chilowattora / metro quadro) - permette di verificare l’idoneità del tetto della propria abitazione all’installazione di pannelli.  A riprova dell’attendibilità di tale servizio, i dati teorici desumibili dall’App, sono confrontabili e parametrabili con le rilevazioni fornite dall’Ufficio meteorologico provinciale in merito all’insolazione nella città tra il 2006 ed il 2011. Stando a quanto emerso dalle misurazioni, ”in città  ci sono ben 100 ettari potenzialmente utilizzabili per produrre Energia solare” ha dichiarato l’assessore all’ambiente del capoluogo - Patrizia Trincanato. Senza dubbio Bolzano riconferma nuovamente il suo ruolo attivo e propositivo verso l’uso delle rinnovabili e la sua costante sensibilità verso clima e ambiente. Un ottimo esempio per le altre città italiane all’insegna della sostenibilità energetica.

GLOSSARIO

Energia
Fisicamente parlando, l’energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L’unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J).

CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell’atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).

Energia solare
Energia radiante derivante dal Sole e che raggiunge la Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica. Ad oggi esistono fondamentalmente due modi per sfruttare l’energia solare direttamente: attraverso i pannelli solari (per la produzione di energia termica ed elettrica), pannelli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica). L’energia dal Sole è fondamentale anche per lo sviluppo delle altre forme di energia rinnovabili (per esempio per la crescita della biomassa, per i moti dei venti, per il ciclo idrologico delle acque, ecc..).

FOTOVOLTAICO/2 

 GSE: SUPERATI I 6,5 MILIARDI DI EURO DEL CONTO ENERGIA

 OLTRE 16,7 GW LA POTENZA COMPLESSIVA

Il Gestore dei Servizi Energetici informa che il totale del costo cumulato annuo del Conto energia ha superto i 6,5 miliardi di euro.  Come riportato sul Contatore Fotovoltaico posizionato sull’home page del proprio sito web, aggiornato al 16 dicembre 2012 con le ultime richieste di incentivazione pervenute. Gli impianti entrati in esercizio al 16 dicembre 2012 sono 463.746 per una Potenza pari a 16.104 MW a cui si aggiungono 2.670 impianti iscritti ai registri in posizione utile per una potenza pari a 650 MW. Sul contatore sono anche disponibili i dati sul numero di impianti, la potenza installata e il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riferiti ad ogni singolo Conto energia. Il GSE ricorda che concorrono al raggiungimento del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di euro:

  • il costo degli incentivi riconosciuti agli impianti entrati in esercizio con il Quinto Conto Energia e con i precedenti provvedimenti di incentivazione;

  • il costo degli incentivi riferito agli impianti iscritti in posizione utile, ma non ancora in esercizio, nei Registri del Quarto e del Quinto Conto Energia.

GLOSSARIO

Conto Energia
Il Conto Energia è una forma di incentivazione statale a sostegno della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.
Entrato in vigore con il Decreto Ministeriale del 19 Febbraio 2007, consiste nell’attribuzione di una tariffa incentivante, proporzionale all’energia prodotta, in base alla tipologia di impianto (non integrato architettonicamente, parzialmente integrato, integrato). Le tariffe vengono corrisposte per un periodo di 20 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto e rimangono costanti per l’intero periodo.

Energia
Fisicamente parlando, l’energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L’unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J

UN - 2013 ANNO INTERNAZIONALE DELLA COOPERAZIONE NEL SETTORE IDRICO

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la risoluzione intitolata “Anno Internazionale della Cooperazione nel Settore Idrico - 2013” proposta dalla delegazione del Tajikistan in collaborazione con i seguenti stati membri: Afghanistan, Armenia, Australia, Bahrain, Bolivia, Chile, Costa Rica, Gabon, Honduras, Iraq, Kazakistan, Madagascar, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Thailandia, Ucraina. Questa importante iniziativa era stata già annunciata dal Presidente della Repubblica del Tajikistan, Emomali Rahmon, durante il V° Forum Mondiale sull’Acqua tenutasi a Istanbul nel 2009.  La bozza della risoluzione è stata elaborata sulla base delle precedenti risoluzioni sull’acqua dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, promosse sempre per iniziativa del Tajikistan, e sulla base della Dichiarazione sull’acqua di Dušanbe adottata durante la Conferenza Internazionale di Alto Livello sulla Revisione Globale di Medio Termine riguardante l’attuazione del Decennio Internazionale dell’Acqua, “Water for Life”, 2005-2015, tenutasi a Dušanbe nel 2010. La risoluzione sottolinea l’importanza cruciale dell’acqua nei processi di Sviluppo sostenibile inclusa l’integrità dell’ambiente e l’eliminazione della povertà e della fame. L’acqua è inoltre indispensabile per la salute e il benessere delle persone ed è elemento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nella risoluzione, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite esprime la propria preoccupazione per i risultati lenti e discontinui legati al raggiungimento dell’obiettivo di dimezzare la percentuale delle persone che non hanno accesso all’acqua potabile ed ai servizi igienici di base, specie considerando le preoccupazioni destate dai cambiamenti climatici e altri fattori per le loro ripercussioni sulla quantità e qualità delle risorse idriche. Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente riconosciuti riguardanti le risorse idriche, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2013 “Anno Internazionale per la Cooperazione nel Settore Idrico” invitando il Segretario Generale, in collaborazione con UN-Water, a prendere le misure necessarie all’organizzazione delle attività dedicate all’Anno Internazionale e a sviluppare proposte a tutti i livelli affinché gli Stati membri sostengano con iniziative concrete l’Anno. L’Assemblea Generale incoraggia inoltre gli Stati Membri, le entità del Sistema Nazioni Unite, e tutti gli altri soggetti interessati, a sfruttare l’Anno Internazionale per promuovere iniziative a tutti i livelli, anche attraverso la cooperazione internazionale, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi legati all’acqua concordati a livello internazionale che sono contenuti: nell’Agenda 21 nel Programma per una ulteriore attuazione di questa, nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite e nel Piano di Attuazione di Johannesburg. L’Anno Internazionale della Cooperazione nel Settore Idrico può servire come piattaforma per unire gli impegni presi sia dal Sistema Nazioni Unite, sia da altre organizzazioni regionali o internazionali, dai governi, dalla società civile e dalle imprese, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alle risorse idriche e sulle sue possibili soluzioni, in modo da sviluppare un ambiente favorevole alla nascita di nuove idee, al fine di trovare il modo più efficace di raggiungere gli obiettivi concordati a livello internazionale sull’acqua.  Come tutti gli anni dal 1992, il 22 Marzo 2014 è stata  festeggiata la XXII Giornata Mondiale dell’Acqua.

GLOSSARIO

Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è quel tipo di sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità che le generazioni future facciano lo stesso. I tre obiettivi dello sviluppo sostenibile sono: prosperità economica, benessere sociale e limitato impatto ambientale. La prima definizione, risalente al 1987,  è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland, poi ripresa successivamente dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU.

Agenda 21
Documento politico-programmatico sottoscritto da 180 Paesi durante la conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo sviluppo “Earth Summit” a Rio De Janeiro nel 1992. Esso contiene le azioni specifiche e le
strategie da attuare in campo ambientale per favorire lo sviluppo sostenibile del pianeta. “Agenda 21″ significa letteralmente “cose da fare nel XXI° secolo” (derivato dal verbo latino agere, cioè fare).

L’AUTO IBRIDA DEL FUTURO SARA’ TARGATA TORINO?

La XAM 2.0, auto ibrida costruita da un gruppo di giovani studenti del Politecnico di Torino, ha sbaragliato tutte le sue avversarie alla Future Car Challenge di Londra, aggiudicandosi il primo premio nella categoria “prototipi di auto ibride”. L’auto, progettata dal Team H2politO in occasione della competizione londinese tenutasi lo scorso Novembre, e realizzata con il supporto costruttivo di diverse aziende dell’automotive dell’hinterland torinese, ha surclassato giganti del mondo automobilistico quali Nissan, Jaguar, Mercedes e Opel. A dirigere il gruppo di lavoro, composto ad oggi da una cinquantina di studenti, tutti sotto i 30 anni, una docente di Meccanica Applicata - la Prof.ssa Massimiliana Carello - che ha messo a disposizione la sua passione e le sue competenze giocando un ruolo chiave di supporto nella buona riuscita del progetto ed i risultati lo dimostrano. La XAM, ha infatti primeggiato nella terza edizione della Future Car Challenge di Londra, gara automobilistica sviluppata su un percorso di 102 km fra Brighton e Regent Street. Tre sono le ore massime consentite per compiere tale distanza consumando il meno possibile. La XAM ha concluso la gara consumando solo 140 Wh/km pari a 1,28 litri di benzina. Dotata di un motore elettrico da 15KW, alimentato da batterie da 6,8 KWh, l’auto, o meglio il “quadriciclo pesante a motore” per utilizzare la definizione della Motorizzazione, nella sua versione totalmente elettrica gode di un’autonomia di 70 km e di una velocità massima autolimitata di 80 km/h.Con un peso di soli 400 kg, la XAM dispone inoltre di un motore a scoppio di 170 cc Wankel alimentato a Bioetanolo che in circostanze di scarsa batteria provvede alla ricarica. Grazie a questo sistema di “range extender” l’autonomia del veicolo tocca i 600 km con un serbatoio di soli 15 litri. Queste le ragioni che potrebbero consentire alla XAM di inserirsi nel settore automobilistico a livello commerciale e a quanto pare anche in maniera estremamente concorrenziale per un veicolo ibrido guidabile con la sola patente A. Stando alle stime effettuate dal Team H2politO l’eventuale prezzo al pubblico potrebbe oscillare tra i 5.000 e gli 8.000 euro.

GLOSSARIO

Future
Contratto a termine standardizzato, stipulato all’interno di un mercato regolamentato, in cui chi lo sottoscrive si prende l’obbligo di acquistare o vendere un determinato bene ad una data e prezzo prefissati.

kW
Unità di misura della potenza equivalente a 1.000 Watt.

KWh
Unità di misura dell’energia elettrica equivalente a 1.000 Wh (wattora), ovvero 1.000 W forniti o richiesti in un’ora.

Bioetanolo
Biocombustibile prodotto mediante un processo di fermentazione alcolica di prodotti agricoli ricchi di zucchero o amido (per esempio la canna da zucchero, la barbabietola da zucchero, il mais, l’orzo, il grano, le patate, ecc..) o da residui ricchi di cellulosa. Il bioetanolo presenta caratteristiche fisico-chimiche simili alla benzina e questo permette un suo utilizzo nelle miscele in percentuali fino al 20%.

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