“Gurmé”, un tempio del gusto
Mag 3rd, 2014 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Mangiare bene è questione seria, lo sanno bene Silvio e Antonio Mallardo, due cugini che hanno investito energie, tempo, passione e capitali in “Gurmé”, un tempio del gusto al 126/128 del Corso Campano, a Giugliano (infoline 08119189473). «Volevamo dar vita ad un ristorante che rappresentasse un punto di riferimento per quanti amano la buona tavola e i suoi piaceri, e alla fine ce l’abbiamo fatta», afferma Silvio Mallardo, supportato in questa avventura dalla bella fidanzata, Mara Cardito. Duecento i metri quadrati studiati e arredati con stile e ricercatezza dall’architetto Vincenzo Maisto; mentre, ad impreziosire gli interni minimal, ci sono le opere d’arte del maestro ebanista Ivano Visconti - tra cui il bancone con ripiano in marmo e resina smaltata - e i dettagli in ceramica dell’artista Pino Faiello, come le lampade che danno luce alla sala interna, tre pezzi unici, realizzati ad hoc per rendere l’atmosfera calda e sofisticata, e il calice obliquo, logo del locale. «Non abbiamo lasciato nulla al caso, ogni cosa è stata pensata, voluta e realizzata per rendere Gurmé una realtà unica e riconoscibile», spiega Antonio Mallardo, affiancato dalla moglie, Natasha Fato. Lo stesso evento inaugurale, impresso nelle foto di Roberto Magliuolo, è stato contraddistinto da tre serate ad ingresso limitato, con menù di gala: entrée di caponata di verdure con crema di al parmigiano e ricotta fritta, polpo arrosto, patate e olive nere, palamita cruda, nocciole e fave, zuppetta di cozze, gamberoni e maruzzielli; due i primi piatti, ossia, risotto alla Nerano con ombrina, e ziti con battuto di manzo e pomodori arrosto, e, ancora, bracioletta di maialetto nero, con purè di patate e zafferano; come fine pasto, dessert fantasia e composizioni di frutta. Ad annaffiare le creazioni dello chef Daniele Perugatti, coadiuvato dalla sua brigata, con Pasquale Rinaldo e Gennaro Di Domenico in testa, sono stati lo spumante Jacarando, il greco di Tufo, il Taurasi, l’Aglianico e il prosecco, tutti selezionati appositamente da Giuliano Mallardo dell’Aspi, associazione della Sommellerie professionale italiana. Accolti dal personale di sala magistralmente diretto dal Maître della sezione Campania A.M.I.R.A., Pasquale Paino, gli oltre cento intervenuti hanno gustato la luculliana cena servita sia nella sala interna che negli spazi esterni; ad accompagnare le risate e la convivialità, la voce straordinaria di Walter Ricci, guest star dell’evento, con il suo live. La neonata realtà di Gurmé, che ha rodato per circa un mese prima di aprire al pubblico, intende porsi come alternativa al solito ristorante: partendo da una cucina raffinata, lo spazio propone anche degustazioni di calici doc, sfiziosi aperitivi o piatti veloci per happy hour e brunch; la vasta scelta di prodotti dop, igp e stg, poi, strizza l’occhio ai palati più esigenti e ambisce a conquistare quelli abituati alle salse pronte e alle portate da microonde. «Abbiamo puntato sulla qualità, massimo 60 coperti -puntualizza Silvio Mallardo-, perché vogliamo coccolare i nostri clienti», una cucina rigorosamente “autonoma”, dove entrano solo vini, in particolare docg, e materie prime, perché dal pane al dolce è tutto quotidianamente realizzato dallo chef.
Rosaria Morra