Ue: Italia troppo burocratica e poco produttiva
Mag 2nd, 2014 | Di cc | Categoria: PoliticaROMA – Ancora una volta l’Italia è nel “mirino” della Unione europea. Questa volta a finire nell’occhio del ciclone, secondo il governo europeo, è la burocrazia che frenerebbe la crescita del nostro Paese, un peso che le nostre aziende si trascinerebbero da troppi anni . La “denuncia” si legge nell’ultimo dossier Ue sui Paesi europei nel periodo della crisi, nel quale l’Italia, è bocciata anche in produttività. Secondo Bruxelles, ci sono “pochi investimenti per l’hi-tech” e lo Stato non solo non aiuta ma frena lo sviluppo.
Si legge nel rapporto del Direttorato per gli affari economici e monetari della Commissione sull’andamento delle economie dell’Eurozona: “Molti studi hanno legato la scarsa produttività di un Paese alla qualità deteriorata delle sue istituzioni e la qualità delle istituzioni, così come misurata dagli indicatori della Banca Mondiale, è stata davvero bassa nelle economie dell’Eurozona con bassa produttività. Questo sembra in particolare il caso dell’Italia”.
Per quanto riguarda le tasse invece, secondo l’Ue, “c’è la prova che tasse più alte sulle imprese possono ridurre l’imprenditorialità e la attività di ricerca e sviluppo, sfociando in un impatto negativo sul Tfp: nel 1994 l’Italia aveva una tassazione media vicina al 47%, e fra il 1994 e il 2007 non riesce a far crescere il suo Tfp dell’1%”, mentre la Finlandia supera nello stesso periodo l’1,5%.
In ultimo l’ Hi-tech trascurato. Il dossier dice: “Gli insufficienti investimenti nelle industrie ad alta tecnologia potrebbero essere un’importante spiegazione per il deludente andamento. I Paesi che spendono di più nella ricerca e nello sviluppo tendono a esibire più alti tassi di crescita nel loro Tfp. Quelli che invece hanno speso nella ricerca una parte minore del proprio Pil (ad esempio Spagna, Portogallo, Italia), hanno anche avuto un minore tasso medio di crescita durante il periodo che ha preceduto la crisi”.