Al circolo Unione di Pagani penultimo appuntamento della stagione

Apr 18th, 2014 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Serata quella del 19 Aprile 2014 che si terrà presso il Circolo Unione di Pagani (Sa) interamente

dedicata al compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, penultimo appuntamento della stagione

artistica “Musica in Scena 2013-2014” firmata nella direzione artistica dal Maestro Giulio Marazia e

che ha visto protagonisti il Coro Collegium Vocale Salernitano, l’ Orchestra Filarmonica Campana e la

compagnia teatrale I Fanciullini. L’Orchestra Filarmonica Campana diretta da Ivan Antonio e con la

partecipazione solistica del violino di Alessia Avagliano ci condurrà in un viaggio all’interno del

mondo giovanile del compositore di Salisburgo, genio assoluto del firmamento musicale. E giovani

sono anche gli interpreti che saranno protagonisti della serata come il maestro Ivan Antonio che

debutterà ufficialmente in concerto alla guida del complesso musicale e Alessia Avagliano talento

violinistico salernitano che sta riscuotendo successi di critica e di pubblico in Svizzera dove si sta

perfezionando presso un importante accademia violinistica.

Sono almeno due gli “aspetti di Mozart” che ci propone il bellissimo programma monografico di questa

produzione: il concertistico e il sinfonico. Ma dal fondo, emerge e unifica il “demonico mozartiano”,

cioè la meravigliosa capacità di rendere con (apparente) semplicità le emozioni e le costruzioni più

complesse. Apre la sinfonia n. 1 K16 in mi bemolle maggiore che appartiene al primo gruppo delle

sinfonie di Mozart che sono concepite secondo uno schema d’impostazione generalmente definito

italiano. Ma ben presto in terra tedesca tale modello italiano subisce delle trasformazioni, dettate da una

diversa struttura dell’organismo orchestrale. Tuttavia la forma strutturale andava ampliandosi, sia

allungando sensibilmente i singoli movimenti, specie il primo, e sia aggiungendo un quarto tempo, cioè

un Minuetto o uno Scherzo, fra l’Adagio e il Finale. Così la Sinfonia non è più semplice introduzione

ad una esibizione di solisti, ma diventa il corpus centrale di un programma. Questa forma riversata

anche se in parte nei concerti per strumento solista e orchestra esalta le ambiguità e le polivalenze della

struttura formale. In quest’ottica viene visto il concerto per violino n. 5 K219 in la maggiore dove una

perfetta integrazione fra un violino svettante e un’orchestra deliziosa creano un’ambientazione sonora

calda, espressiva e gioconda allo stesso tempo. È un altro caso di ricercata ambiguità, in bilico fra

concerto e sinfonia, una nobile gara fra solisti, una generale voglia di integrazione. Chiude il

programma la Sinfonia in la maggiore K201 che mostra caratteri quasi programmatici, con una

conciliazione inedita dello stile “dotto”

(contrappuntistico) con quello “galante”. Presenterà la serata Teresa Barbara Oliva.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento