Campania: nel 2013 gli autoveicoli a metano sono aumentati del 24,6%
Apr 8th, 2014 | Di cc | Categoria: MotoriIn Campania nel 2013 gli autoveicoli a metano immatricolati nuovi insieme a quelli trasformati sono stati 6.233, contro i 5.003 del 2012; vi è stata quindi una crescita del 24,6%. A rivelarlo è un’analisi condotta dall’Osservatorio Federmetano, struttura di ricerca per il metano per autotrazione. Tra le province campane quella con la percentuale maggiore di crescita di veicoli a metano è Avellino (78,9%), seguita da Salerno (48,2%), Napoli (15,9%) e Caserta (7,8%).
Autoveicoli a metano immatricolati nuovi e trasformati |
|||
PROVINCIA |
2013 |
2012 |
var. % |
AVELLINO |
170 |
95 |
78,9 |
SALERNO |
2.004 |
1.352 |
48,2 |
NAPOLI |
3.076 |
2.653 |
15,9 |
CASERTA |
592 |
549 |
7,8 |
Campania |
6.233 |
5.003 |
24,6 |
Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Federmetano |
Con il 24,6%, la Campania è la quinta regione in Italia per tasso di crescita di autoveicoli a metano. A livello nazionale nel 2013 gli autoveicoli a metano immatricolati nuovi insieme a quelli trasformati sono stati 93.534, contro gli 80.452 del 2012; vi è quindi stato un aumento del 16,3%. La regione in cui la crescita degli autoveicoli a metano è stata maggiore è il Piemonte (88%), seguita dal Lazio (con il 72,8%) e da tre regioni del sud: Basilicata (43,6%), Puglia (37,1%) e Campania (già citata con il 24,6%). La presenza di ben tre regioni del meridione tra le prime cinque “più virtuose” è la dimostrazione che anche al sud si sta diffondendo l’uso di questo carburante alternativo.
Vi sono alcune regioni che presentano dati in controtendenza rispetto all’andamento generale. Tra queste spicca la Valle d’Aosta (-60,0%), seguita da Trentino (-27,3%), Friuli (-20,0%), Liguria (-5,6%) e Toscana (-3,9%).
È stata esclusa dall’analisi la Sardegna, perché attualmente non è ancora una regione metanizzata. I veicoli a metano presenti in Sardegna sono sicuramente utilizzati solo a benzina, dato che la regione non è ancora raggiunta dal metanodotto e quindi non sono presenti distributori.
“Nonostante la crisi economica che ha investito duramente il nostro Paese e che ha congestionato il mercato dell’auto – sostiene Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – il gradimento degli italiani nei confronti dei veicoli a metano è in aumento. È da mettere in evidenza, poi, che la diffusione del metano si sta allargando sempre di più anche al sud Italia. Le ragioni di fondo di quest’andamento positivo sono da ricercarsi in diversi fattori: il metano offre una grande convenienza economica rispetto alla benzina e al gasolio, garantisce bassi costi di gestione ed è un carburante a basso impatto ambientale che, tra l’altro, consente alle vetture di entrare nei centri storici delle città evitando i normali blocchi del traffico grazie alle emissioni limitate”.