I cittadini napoletani stanno ricevendo in questi giorni le cartelle esattoriali sulla TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani ) . L’amministrazione comunale di napoli , complice della pessima gestione della raccolta rifiuti dell’ASIA , diretta dall’amic della Jervolino ed ex assessore Pasquale Losa , ha inopinatamente aumentato l’imposizione del 60% . mentre associazioni di conusmatori , semplici cittadini , forze politiche e sindacali si stanno mobilitrando per limitare questo sconcio , l’assessore Realfonzo , quel tale che ogni tanto mibaccia le dimissioni , tenta di gettare la colpa sul governo Berlusconi con dichiarazioni ai giornali ed al solito amico TG3 . Gli ha risposto il capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale Carlo Lamura che gli ha fatto notare come non sia assolutamente vero quello che sostiene  in relazione agli aumenti indiscriminati della Tarsu. L’assessore infatti , ricorda l’esponente del PDL ,  preferisce non ricordare che fu la legge voluta nel 2007 dal governo guidato da Romano Prodi, anche alla luce della continua crisi rifiuti in Campania, a determinare gli aumenti della tarsu,  al fine di responsabilizzare i Comuni delegando loro  l’intera gestione del sistema di smaltimento. L’assessore Realfonzo  peraltro maldestramente, tenta di scaricare le responsabilità che sono tutte da ascrivere alla sua parte politica trascurando il fatto  che tutto nasca dalle continue emergenze rifiuti della gestione di  Bassolino e del centrosinistra napoletano e campano. “Il Comune di Napoli - affermaLamura - è inadempiente sulla gestione rifiuti e non da oggi. L’incapacità dell’amministrazione di cui Realfonzo fa parte si riverbera sulla Tarsu che aumenta a dismisura e colpisce le tasche dei cittadini che continuano a pagare anni di incapacità politica ed amministrativa senza ottenere un servizio adeguato e degno di una città civile ed europea.Come Pdl ci adopereremo per ampliare le fasce di sgravio dalla Tarsu soprattutto per le categorie più deboli, a cominciare dalle famiglie monoreddito, dai commercianti e dalle imprese che devono già fare i conti con una crisi economica devastante”.