Autismo, studi italiani sul Dna
Apr 1st, 2014 | Di cc | Categoria: SaluteROMA - Importanti passi avanti nella ricerca di terapie personalizzate per la cura dell’autismo. Nel Campus Bio-Medico di Roma e Milano è partita la mappatura dei geni che causano il disturbo, con l’obiettivo di individuare più precocemente la malattia durante il verificarsi dei primi problemi. La ricerca potrebbe portare a nuove cure per questa patologia, che colpisce 1 bambino ogni 88. Un fenomeno in forte crescita.
Trent’anni fa i casi diagnosticati erano di 1 ogni 10mila. Il boom di questi numeri è dovuto prima di tutto al perfezionamento delle diagnosi, ma anche alle diverse condizioni di vita attuali. Gli esperti motivano questa tendenza con l’innalzamento dell’età del concepimento o la possibile esposizione in periodo prenatale a fattori ambientali, tra cui le infezioni virali.
Al Campus Bio-Medico di Roma e Milano è partita la mappatura dei geni che causano questo disturbo. Potrebbe essere un passo fondamentale per la ricerca di nuove terapie personalizzate. L’obiettivo di questi studio è di risalire al Dna di alcuni campioni prelevati da bambini affetti da autismo, tramite una tecnica innovativa: si tratta della Array-CGH(Comparative Genomic Hybridization).
I ricercatori stanno concentrando i loro sforzi sul genoma, per individuare più velocemente la patologia; lo strumento principale per la diagnosi rimane l’osservazione comportamentale, ovvero l’osservazione dei bambini durante il verificarsi dei primi problemi. “La mappatura del Dna con Array-CGH ci permette d’individuare parti mancanti o parti in eccesso del codice genetico di una persona con una sensibilità cento volte superiore alle vecchie mappe cromosomiche, alla ricerca di quegli “errori” che ci permetteranno in futuro diagnosi più precoci e terapie più efficaci”, spiega Antonio Persico, direttore del Laboratorio di Psichiatria Molecolare e Neurogenetica del Campus Bio-Medico di Roma.