Dal Cuore al Fegato: le nuove frontiere della diagnostica per immagini

Mar 17th, 2014 | Di cc | Categoria: Salute

Un doppio appuntamento di pubblico confronto tra i giovani ricercatori napoletani e due grandi luminari della medicina. È questa l’iniziativa lanciata dall’Istituto SDN di Napoli nell’ambito del ciclo di incontri “La ricerca per la salute del paziente”, rivolto a studenti universitari, giovani ricercatori ed all’intera comunità scientifica del settore sanitario.

 

Due temi nevralgici per la salute al centro del dibattito: “l’epidemia silenziosa del fegato grasso” e “le nuove frontiere della prevenzione cardiovascolare”.

 

Si parte Mercoledì 19 Marzo alle ore 15 presso la Sala Conferenze dell’Istituto SDN, nella sua sede principale di Via Gianturco a Napoli,  con la conferenza di Ferruccio Bonino, direttore dell’Unità Epato-Digestiva dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Pisa e presidente della Fondazione Italia per la Ricerca in Epatologia, che sarà dedicata al tema “Il fegato come specchio della salute: l’analisi delle prospettive per il controllo dell’epidemia silenziosa di fegato grasso con la personalizzazione dell’alimentazione e delle cure”.

 

Sarà una grande occasione di riflessione con uno dei massimi esperti internazionali su quella che ormai, non solo nel nostro Paese, è diventata una vera e propria emergenza silenziosa: la steatosi epatica.

 

“In Italia circa il 25 % di tutta la popolazione ha il fegato grasso - spiega Massimo Bonino, anticipando alcuni contenuti del suo intervento - e la percentuale sale vertiginosamente nella popolazione con più di 40 anni fino a raggiungere valori di oltre il 50% nei soggetti ultrasessantenni. La steatosi, lieve o moderata, non è di per sé una malattia, ma lo diventa quando si aggrava o si complica con l’infiammazione e la steato-epatite  che può evolvere in cirrosi epatica e tumore del fegato”.

 

Un allarme assolutamente da non trascurare per il quale possono venire in soccorso le nuove frontiere della medicina diagnostica. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, come ci spiega Bonino, è infatti possibile quantificare il grasso epatico con esami non invasivi come la spettrometria in risonanza magnetica,  una delle eccellenze diagnostiche proprio dell’Istituto SDN di Napoli, e questa misurazione, infatti,  diventa fondamentale per la diagnosi e il controllo della salute alimentare e per la verifica d’efficacia dei farmaci in studi clinici controllati e nei singoli individui in quanto permette pragmaticamente di quantizzare il contenuto di grasso del fegato prima e dopo le cure.

 

Insomma, la nuova frontiera della prevenzione è la personalizzazione dell’alimentazione e della cura che proprio la Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia diretta da Massimo Bonino sta portando avanti con un importante progetto di sensibilizzazione per EXPO-2015 in collaborazione con l’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato.

 

Il secondo appuntamento della settimana è invece fissato per Venerdì 21 Marzo alle ore 14.30 sempre nella Sala Conferenze della sede centrale dell’Istituto SDN con la conferenza di Filippo Cademartiri, docente di Radiologia all’Erasmus Medical Center University di Rotterdam e direttore dell’Unità di Imaging Cardiovascolare della Clinica Giovanni XXIII di Treviso, dedicata al tema “Le nuove frontiere dell’imaging cardiaco”.

 

“L’implementazione delle nuove metodologie diagnostiche in medicina cardiovascolare - spiega il Prof. Cademartiri - ci ha consentito straordinari passi in avanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, dallo studio dell’ischemia miocardia fino alla caratterizzazione delle patologie infiammatorie e delle cardiomiopatie”.

 

Frontiere di avanguardia soprattutto grazie all’integrazione di due grandi novità diagnostiche: la Cardio TAC e la Risonanza Magnetica del Cuore, effettuate  con macchinari di ultima generazione dotati di sistemi di riduzione di dose di radiazione ionizzante al paziente effettuate all’Istituto SDN di Napoli,  dove proprio Filippo Cademartiri ha in essere una  collaborazione di ricerca su questi temi.

 

“L’integrazione diagnostica tra Tac ed RM del Cuore - evidenzia Cademartiri - diventa fondamentale nella valutazione e nella cura di alcune malattie cardiovascolari come le cardiomiopatie, le coronaropatie, le cardiopatie ischemiche ed anche nella valutazione della pervietà di stent e bypass”.

 

 

La Ricerca per la salute del paziente

 

Con oltre 50 ricercatori ed il prestigioso riconoscimento di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), per altro unico in Italia a carattere diagnostico, l’Istituto SDN è tra le 40 strutture in Italia accreditate a svolgere attività di ricerca applicata per il Ministero della Salute. E come spiega la motivazione con cui il Ministero della Salute ha confermato da pochi mesi la qualifica di IRCCS “Sdn rappresenta una delle poche strutture della regione Campania in grado di erogare specifiche determinazioni di laboratorio e test particolari, per complessità tecnologica e, anche, per rarità della domanda, anche con capacità di attrarre pazienti da fuori regione”.

 

E’ un lavoro importante per la salute dei cittadini campani e non solo che all’Istituto SDN viene svolto con passione e dedizione da oltre 40 anni investendo sull’efficienza e sulle nuove tecnologie, con l’obiettivo principale di trasferire alla clinica la ricerca di base, per rendere sempre più efficaci le capacità di diagnosi della comunità scientifica. Una ricerca che mette, quindi, al primo posto la salute dei cittadini.

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