“WANGKI - IL SILENZIO DELLE SIRENE”. In concorso al RIFF 2014

Mar 15th, 2014 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Roma, 18 marzo 2014. Nell’ambito della XIII Edizione del RIFF (Rome Independent Film Festival) sarà presentato in anteprima internazionale Martedì 18 marzo, alle 19:00, presso la Sala 1 del Nuovo Cinema Aquila, il documentario dal titolo “Wangki - Il silenzio delle sirene”, emozionante opera prima dei giovani registi Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, prodotto da Maiora Film. Ambientato nel cuore dell’America Centrale, sulle rive del fiume Wangki che separa l’Honduras dal Nicaragua, il documentario è un viaggio alla scoperta del popolo indigeno Miskito. L’occhio della telecamera guida lo spettatore all’interno dei racconti dei protagonisti, mostrando colori e suggestioni di una terra lontana, meravigliosa, ricca di tradizioni e contraddizioni. Uomini e donne si raccontano tra esistenze scandite da momenti comunitari, flagelli ambientali, memorie di guerra, lotta per i diritti umani e conservazione delle tradizioni. Un’attenta e delicata analisi su un popolo provato dalla guerra civile, che vede il proprio fiume prosciugarsi anno dopo anno a causa di scriteriate politiche di sfruttamento ambientale e che si appresta a contrastare una triste piaga sociale: lo schiavismo delle giovani donne, vendute dalle famiglie più povere in cambio di pochi soldi. Il film documentario testimonia la battaglia delle donne Miskito per la conquista dei propri diritti, ma anche la lotta quotidiana di chi ancora crede che preservare l’equilibrio tra l’uomo e la natura sia l’unico modo per costruire il futuro. Il ritratto di un popolo che ha saputo rialzarsi più volte, nel corso della storia, e che tenacemente lotta per la propria sopravvivenza.

“Wangki. Il silenzio delle sirene” è il progetto che rappresenta l’esordio alla regia di due promettenti autori, Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, alle prese con una sfida non facile: indagare una società remota nello spazio e nella nostra percezione di tempo, i cui ritmi, la fusione con la natura, la ricerca della saggezza sintetizzano alla perfezione il concetto di “cosmovisone indigena”.

Il documentario è stato prodotto da Maiora Film e realizzato con la collaborazione e il supporto fondamentale del FIMI (International Indigenous Women’s Forum) e dell’Associazione Wangki Tangni.

 

“La nostra attenzione si è concentrata sulle tematiche più interessanti e urgenti da trattare. La lotta contro la violenza sulle donne formava il cuore, così come il rapporto uomo/natura rimaneva un nodo misterioso e affascinante” affermano i registi Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara. “Sin dal principio, il nostro voleva essere un lavoro per mostrare più aspetti del popolo miskito, raccontare una persona sola o un unico elemento non ci avrebbe dato la possibilità, in così poco tempo a disposizione, di sviscerare fino in fondo la questione. Abbiamo quindi individuato i temi che hanno costituito le tessere di un mosaico: il popolo, la natura, la guerra, la violenza, i miti.  Wangki (Rio Coco) è il fiume che attraversa tutti questi, e le sirene del mito sono ciò da cui tutto nasce e dove tutto finisce. La violenza, inoltre, riguarda e pervade tutto; è presente nella questione ecologica, con la natura sempre più deturpata dall’avanzare delle industrie. E’ presente nel popolo che, privato delle sue risorse, vive sempre peggio trasformando spesso il malessere in gesti estremi. E infine è insita nella guerra, che ha corrotto la popolazione e diviso i miskitos”.

 

“…Tuttavia le sirene hanno un’arma ancora più terribile del loro canto, il silenzio”, Franz Kafka.

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