DE MAGISTRIS ULTIMO NELLA LISTA DI GRADIMENTO

Mar 5th, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Ogni tre mesi Datamedia, con il suo Monitorcittà , registra l’indice di gradimento dei sindaci delle città metropolitane.

Ed anche questa volta la posizione in classifica del sindaco di Napoli è la peggiore.

Luigi De Magistris, da alcuni chiamato Giggino ‘o flop , ma forse è meglio chiamato Giggino ‘o bluff,  si caratterizza per la sua posizione: è nettamente l’ultimo .

Il personaggio che aveva parlato di rivoluzione arancione, l’outsider arrivato a palazzo san Giacomo anche per l’insipienza delle due maggiori forze politiche, ha in poco tempo deluso non solo quelli che non l’hanno votato ma anche quelli che avevano creduto in lui.

Ma il suo delirio di onnipotenza non si ferma.

Continua a parlare ed a presentarsi come l’uomo capace di risolvere tutti i problemi della città, invece din andarsi a nascondere.

Sono davanti agli occhi di tutti i disastri che stanno caratterizzando la sua gestione amministrativa. Spicca la dichiarazione di dissesto certificata dalla Corte dei Conti, ma forse questa è l’accusa meno grave che gli si può imputare visto che  ha trovato le finanze svuotate dalle gestioni di Bassolino e di Rosetta, l’oca giuliva, ma non ha fatto niente per avviare un piano di rientro, limitandosi a cacciare gli assessori da lui stesso nominati che tentavano di salvare il salvabile.

Spicca la condizione indecente in cui versano le strade cittadine senza manutenzione e senza riparazioni.

Spicca lo stato dei servizi pubblici a cominciare dai trasporti cittadini ormai al collasso .

Spicca un Forum delle culture che, dopo la sceneggiata della nomina, poi ritirata, del cantautore Roberto Vecchioni, non si sa che fine abbia fatto.

Ma Giggino si vanta di un preliminare di Coppa America che non ha attirato turisti nella nostra città. Si vanta di una pista ciclabile che è costata fior di quattrini alla comunità europea e che si sostanzia , in gran parte, in scoloriti disegnini di due ruote stilizzate su alcuni marciapiedi.

Ha inoltre l’impudenza di dichiarare che certe sue affermazioni, certe sue promesse, certi suoi impegni nascevano solo da uno stato di esaltazione e da promesse difficili da mantenere.

Ma il personaggio è fatto così. Forse a giustificazione di quelli che l’hanno votato si può dire che non lo conoscevano bene. Ma lo conoscevano quelli che avevano avuto a che fare con lui nella sua attività di magistrato. Quelli che si erano visti inquisiti con grande rilievo mediatico senza che poi uno straccio di dibattimento avesse dato ragione alle tesi accusatorie.

Ora, infine, Giggino tenta di salire disperatamente sul carro di Renzi , accreditandosi a elemento capace di strappare al centrodestra la regione Campania.

Ma è proprio sicuro che i napoletani siamno tutti fessi?

  Michele Elio Fusco

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