Vorrei fare con i lettori un gioco di fantapolitica.

Immaginiamo per un momento se, al termine di una crisi extraparlamentare , il presidente della Repubblica avesse invitato Berlusconi a formare un nuovo governo .

I primi strali sarebbero andati all’inquilino del colle. Immediatamente sarebbero state messe in evidenza le sue antiche posizioni politiche, tutte ben lontane dalla democrazia. Sarebbero state ripescate le sue numerosi prese di posizione che non facevano altro , sotto la maschera di un migliorismo di facciata, che rispettare le parole d’ordine della nazione di riferimento.

La grande stampa, Corriere della sera, Repubblica , La Stampa, e tutto il resto , avrebbe  gridato al golpe, al vulnus fatto alla democrazia ed  al corpo elettorale non consultato. Si sarebbe poi messa in evidenza la capacità di comunicatore del designato .

I Flores D’Arcais e compagnia di giro avrebbero minacciato di abbandonare l’Italia.

Il popolo arancione e quello arcobaleno , il popolo di quelli che , non volendosi mostrare con il loro vero colore che è il rosso , utilizzano simboli diversi, sarebbe sceso in piazza, anch’ esso per difendere la democrazia in pericolo.

La CGIL , questa volta con il supporto delle altre due organizzazioni sindacali, avrebbe indetto uno sciopero generale , mentre molti servizi pubblici sarebbero stati bloccati .

Un grande scoppio di risate , infine, avrebbe accolto la promessa di una riforma al mese.

Ma per fortuna questo è solo un gioco .

Renzi è stato designato , Napolitano resta il padre pensoso della patria, i grandi giornali sono tutti felici e contenti.

Noi , senza avere nessuna voce in capitolo, aspettiamo . Aspettiamo che qualcosa si muova, che qualcosa si faccia, nell’interesse della nazione che sembra avviata verso una china irreversibile.

Aspettiamo senza nessun pregiudizio anche nei confronti del sindaco di Firenze, ma , almeno, non vorremmo esser presi in giro. (Michele Elio Fusco)