LA VERTENZA DEGLI LSU E QUALCHE CONSIDERAZIONE POLITICAMENTE NON CORRETTA

Feb 18th, 2014 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

La situazione delle scuole occupate continua a creare disagi in ciità ed in provincia. Gli LSU , ovvero i Lavoratori socialmente utili , stanno di fatto impedendo la regolare attività didattica in molte scuole , particolarmente in quelle che vedono bambini dai tre ai dieci anni .

E’ una situazione assurda e ben ha fatto il direttore del Mattino, Barbano, a chiedere l’intervento del prefetto per assicurare il diritto allo studio. Ovviamente, solo per il gusto di cavalcare la tigre della protesta, è intervenuto il solito De Magistris che ha espresso piena solidarietà agli occupanti . La solidarietà a lavoratori che corrono il pericolo di vedersi decurtato il proprio stipendio è giusta ma è altrettanto giusto esaminare quello che fanno , nelle scuola, i lavoratori socialmente utili , che sembrano , a leggere certe cronache e certe dichiarazioni, quelli che tengono in vita l’istituzione scolastica.

I lavoratori socialmente utili . è bene ricordarlo, furono assegnati alle scuole per operazioni di pulizia, dopo che i collaboratori scolastici, in una parola i bidelli , incominciarono a rifiutarsi di pulire le aule , anche per le continue riduzioni di organico. Con finanziamenti assegnati direttamente alle scuole fu stabilito che provvedessero alla pulizia cooperative di LSU sorte ad hoc. Furono fatte, a livello centrale, gare di appalto ed ogni scuola ebbe l’assegnazione di un certo numero di addetti alla pulizia. Questi addetti , però , in base ad una circolare ministeriale, non devono interferire con l’attività dei bidelli, per cui il loro compito può avere inizio solo alla fine delle attività didattiche. E qui, scusate il non politicamente corretto, casca l’asino . Senza altro controllo che quello di dirigenti delle loro cooperative , nel tardo pomeriggio, gli addetti alla pulizia intervengono nelle scuole , dovendo rispettare(?) un capitolato che prevede perfino il numero delle giornate in cui le aule vanno lavate. Risultato : un’attività che si esplica, nella migliore delle ipotesi , in un’ora, al massimo due , per i più seri e più volenterosi , e nient’altro . Dire ora che viene ridotto il loro orario di lavoro è un falso bello e buono. I lavoratori “socialmente utili” hanno da sempre “ridotto”  autonomamente il loro lavoro , forti anche della acquiescenza dei dirigenti delle loro cooperative che dovevano solo pensare ai propri incassi . Ora qualcuno ha evidentemente capito che questi lavoratori , impegnati nel corso della giornata e prima dell’oretta passata nel tardo pomeriggio a scuola, in tante e lucrose attività , dovevano esser pagati per il loro effettivo periodo di lavoro. Di qui le scarpe strette. Di qui la protesta. Prima faceva loro comodo guadagnare certamente poco ma lavorare certamente pochissimo . Ora accampano diritti . Ci sarà qualcuno che saprà mettere ordine del settore? Noi abbiamo dei dubbi.  (Michele Elio Fusco)

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    thanks….

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