Sardegna specchio dell’Italia. M5s non pervenuto e Pd nel caos: M5s non pervenuto e Pd nel caos: l’unica certezza è sempre e solo Forza Italia

Gen 16th, 2014 | Di cc | Categoria: Politica

Le tribolazioni di M5s e Pd, la chiarezza di Forza Italia. Le elezioni in Sardegna, previste per il 16 febbraio, riproducono su scala regionale il

leitmotiv della politica nazionale. I cittadini sardi, chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del presidente della Giunta, hanno di fronte un quadro ben preciso.

Il Pd ha istituito primarie apposite, vinte dall’europarlamentare Francesca Barracciu e per mesi ha perorato la sua causa, salvo poi ritirarne la candidatura ad un mese e mezzo dal voto, dopo colloquio con Renzi. Motivo? La Barracciu è coinvolta nell’inchiesta della Procura di Cagliari sui fondi regionali e sulle spese irregolari di ex consiglieri regionali. Pronta la soluzione last minute Francesco Pigliaru, prorettore dell’Università di Cagliari, candidato ufficiale dal 6 gennaio, tanto per prestar fede allo spiazzamento dei propri elettori tipico del Pd.

Si può far peggio? Si. Il M5s, infatti, non ha presentato alcun candidato. Sul blog di Beppe Grillo, la motivazione: “Il M5S non si presenterà alle prossime elezioni regionali in Sardegna. Le liste presentate erano in profondo disaccordo tra loro e questa situazione perdurava da mesi nonostante i numerosi tentativi proposti di trovare una composizione. Il M5S non è a caccia di poltrone e la partecipazione a una competizione regionale non è obbligatoria”. Non è obbligatoria, ma sarebbe doverosa visto che alle politiche il M5s ha incassato il 28% di preferenze nell’isola.

Unica certezza, il candidato di Forza Italia, il governatore uscente Ugo Cappellacci: “Vinceremo noi, siamo in testa. Nel panorama politico restiamo ancora l’unica vera novità”, ha dichiarato al convegno promosso da Forza Italia a Nuoro.

Candidata in extremis anche la “nostra” Michela Murgia, scrittrice vincitrice del premio Campiello, con la coalizione Sardegna Possibile, che ha da subito attirato le simpatie dei grillini rimasti orfani.

Un sondaggio Datamedia conferma le nostre previsioni. In un contesto allarmante, con il 54% di astenuti/incerti, le intenzioni di voto vedono in testa il centrodestra di Cappellacci con il 37%, davanti al centrosinistra di Pigliaru al 33%, seguito dal ‘centrodestra neo grillino apocrifo’ di Murgia.

Questo scenario valorizza oltremodo le parole del presidente Silvio Berlusconi sull’importanza della missione dei Club Forza Italia: C’e’ bisogno di tanti italiani che costruiscano i Club, che facciano i difensori del voto, i missionari azzurri, che vadano a convincere gli elettori di ogni sezione. E’ inutile andare da quelli del Pd, i nostri basta tenerli in caldo, ma dobbiamo convincere gli indecisi e i delusi del M5s, con una catena di Sant’Antonio e un ‘porta a porta”.

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