Ambiente, Wwf: delitti nel codice penale contro le ecomafie

Gen 7th, 2014 | Di cc | Categoria: Ambiente

“Per fermare mafia e inquinatori, il Wwf chiede di adeguare il Codice dell’Ambiente con un apposito titolo sui “Delitti ambientali” e su questo chiede l’autorevole intervento del Presidente Napolitano sul Parlamento italiano perché si converga al più presto su testi che già hanno avuto un consenso bipartisan”. È l’appello del Wwf che ha partecipato questa mattina all’Audizione promossa dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sul decreto legge sulle emergenze ambientali e industriali quali Terra dei fuochi e Ilva. Per il Wwf è importante che il presidente Napolitano abbia richiamato l’attenzione del Paese sulla serietà del fenomeno noto come Terra dei Fuochi chiedendo alle istituzioni di non abbassare la guardia e dichiarando a Don Patriciello, nella lettera inviata il 3 gennaio scorso, che il Presidente della Repubblica assicura il suo “costante impegno a sollecitare, a tutti i livelli di governo, gli interventi necessari”. Tra questi, oltre la mappatura del territorio e l’individuazione della aree maggiormente inquinate il Wwf sottolinea come, “oltre al reato di combustione illecita dei rifiuti previsto dal decreto, sia giunto finalmente il momento per colpire duramente gli inquinatori e la criminalità organizzata che sia fatto un intervento organico di adeguamento del Codice Penale introducendo uno specifico titolo ai ‘Delitti contro l’ambiente’”.

Il Wwf ha consegnato ai membri della Commissione ambiente della Camera dei Deputati un testo di osservazioni e richieste di miglioramenti del Decreto “emergenze ambientali e industriali” e chiesto durante l’audizione di questa mattina al Parlamento di “continuare a vigilare per l’attuazione concreta e rapida di politiche di bonifica, di risanamento ambientale e rilancio economico sia delle aree interessate dal fenomeno ‘terra dei fuochi’ sia dell’Ilva e di prestare maggiore attenzione alla partecipazione dei cittadini a questi processi”. Il Wwf ricorda inoltre che di questa riforma si parla “da quattro legislatura e da due si è raggiunto un accordo da parte di tutte le forze politiche su un testo che identifichi specifiche fattispecie delittuose quali il: disastro ambientale; traffico e abbandono di materiale radioattivo; associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, finalizzata ai crimini ambientali”, conclude la nota.

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