A Vittoria Mariani, poetessa napoletana, il primo premio internazionale di poesia in vernacolo, Auletta Terra Nostra
Gen 7th, 2014 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaVittoria Mariani, poetessa, scrittrice e opinionista napoletana è plurivincitrice di ben due tributi, nella sessione vernacolo della VI edizione del Premio Internazionale Auletta Terra Nostra, organizzato da Peppe Barra per le Edizioni Il Saggio. Con “Luntano d’o mare”e “0 rrè Vesuvio”, l’agguerrita intellettuale partenopea ha conquistato la qualificata giuria e le note critiche, raggiungendo le vette della sessione di riferimento, tra ben 89 finalisti, su circa 700 partecipanti, ed aggiudicandosi il primo premio ed anche un piazzamento di tutto rispetto.
La giuria, composta dai proff: Lucrezia Gallotta, Maria Forlano, Enzo Faenza, Marilinda Ciliberti e Angela Concilio, ha assegnato, sempre nella sezione Vernacolo, il secondo premio ad Armando Bettozxi con “Er gioco der Quindici”, e ad Aniello Apicella il terzo per “‘O Core”. Per la sezione Lingua: Filomena Domini, “Bambina mia vorrei”; Luca Ippolito, “Quell’inverno”; Anna Giannattasio, “Cime spezzate”. Per la sezione Giovani: Martina Marotta con “Colori del Sud”; Luca Ippolito, “I sassi”; Carmen Calabrese, ” Il mare”; mentre al quarto posto e degna di nota, l’incisiva “Se fossi il vento” di Giuseppe De Rosa.
Tra gli intervenuti, la giornalista Teresa Lucianelli, addetto Stampa della Fondazione Giambattista Vico, che ha partecipato alla consegna dei premi ai vincitori ed agli altri classificati.
Critica motivata alle catene sul lungomare imposte dall’amministrazione De Magistris, che “impediscono l’accesso agli anziani poveri” la prima, analisi feroce delle piaghe attuali di Napoli, viste con gli occhi del re Vesuvio che evidenzia la rabbia di un città, nonostante tutto, ancora innamorata del suo popolo dormiente, entrambi i componimenti di inseriscono, a pieno titolo, nel filone esclusivo e di nicchia, della civile protesta socialculturale.
Figlia doc della Napoli più positiva e propositiva, impegnata in prima linea, fin dall’adolescenza, per il riscatto concreto della sua amatissima città, Vittoria anche stavolta, si è distinta per la militanza in quello che si può definire il movimento delle persone perbene che lotteranno fino all’ultimo respiro per ridare a Napoli il posto di Capitale intellettuale del Mondo che già è stato meritatamente suo nelle epoche passate, in primis con Ferdinando II e IV di Borbone.
Al suo attivo, la Mariani vanta due libri di successo: “Quattro chiacchiere con Partenope” e “Memorie sciocche”, pluripremiati ed una serie di testi canori, tra i quali “Perché odiate la città”, anch’essa super insignita, sullo scandalo dei rifiuti, e “Nu’ raggio ‘e sole”, vincitrice della edizione 2011 del premio internazionale Terra Nostra, contro l’Unità d’Italia che, secondo l’autrice, “ha messo Napoli in ginocchio, rendendola serva e suddita e mortificandone il suo ruolo naturale di eterna principessa”