Maturità:ai privatisti non serve l’ammissione
Set 27th, 2009 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniDisparità di trattamento per candidati esterni e candidati interni
L’ordinanza ministeriale sugli esami di Stato ha dimenticato di colmare
Quindi
Due anni a mezzo fa, il governo Prodi decise di modificare le norme sugli esami di maturità. Nell’approvare la legge, che modificava il provvedimento con il quale Luigi Berlinguer aveva, nel 1997, trasformato gli esami di Stato cancellando l’ammissione agli esami, introducendo tre prove scritte, il credito scolastico e un colloquio su tutte le materie dell’ultimo anno, aveva modificato la norma sull’ammissione dei candidati interni “tralasciando” la parte sui candidati esterni. Accortisi dell’errore, si cercò di correre ai ripari. Il provvedimento di rimedio venne inserito nel disegno di legge Bersani-Ter che fu successivamente suddiviso in due disegni di legge: un decreto ministeriale, convertito in legge con urgenza, e un disegno di legge che però il Parlamento non fece in tempo ad approvare per lo scioglimento anticipato delle Camere. L’articolo che doveva correggere la disfunzione figurava proprio in quest’ultimo ddl. Anche il governo Berlusconi ha manifestato l’intenzione di porre rimedio alla difformità di trattamento tra interni ed esterni ma “la norma - spiega la Cgil - che dovrebbe porre fine a questa ingiustizia non è stata posta nella legge sulla valutazione, già approvata, ma solo nel regolamento attuativo, ancora da approvare”.