OPERAZIONE MARE NOSTRUM, DOPO IL DANNO LA BEFFA DEGLI ELEMENTI INFORMATIVI! CHI HA GESTITO CON LEGGEREZZA E STRAFOTTENZA VENGA SPOSTATO IN ALTRI SETTORI DOVE NON PUO’ NUOCERE AL PERSONALE!
Nov 9th, 2013 | Di cc | Categoria: Sindacato“Oltre al danno la beffa!”. Così il Segretario Generale del COISP, Franco Maccari,
commenta la risposta della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato alla denuncia,
avanzata dal Sindacato Indipendente di Polizia, del vergognoso impiego di personale della Polizia di
Stato a bordo di navi della Marina Militare italiana per partecipare all’operazione di pattugliamento
delle frontiere marine Mare Nostrum. Non solo il COISP ha denunciato che l’invio dei poliziotti è
stato disposto senza che il Dipartimento della P.S., né a livello centrale che territoriale, sia stato in
grado di comunicare al personale della Polizia di Stato il tipo di trattamento economico che gli veniva
riservato, ma ha fatto presente che i colleghi sono stati comandati ad effettuare il servizio senza poter
percepire l’anticipo missione in quanto lo stesso avrebbe dovuto fruire di vitto ed alloggio a carico
dell’Amministrazione. Giunti invece a Palermo nessuno si è interessato a loro, al punto tale che i
Poliziotti hanno dovuto organizzarsi da soli per individuare strutture ricettive ove poter dormire e
mangiare a proprie spese! Inoltre il personale è stato alloggiato in condizioni inaccettabili sulle navi
della Marina Militare, come testimoniato da diverse fotografie. “Abbiamo invitato i vertici del
Dipartimento ad andare loro ad alloggiare in quelle condizioni - dice Maccari - in modo da
comprendere, per una volta, come la loro approssimazione gravi vergognosamente sul personale della
Polizia di Stato”. Oltre all’indecente situazione alloggiativa è anche il trattamento economico attuato
nei confronti dei Poliziotti ad essere inadeguato e offensivo oltre che discriminatorio. Difatti in luogo
della manciata di euro che vengono riconosciuti ai Poliziotti inviati in missione ordinaria, al personale
della Marina Militare viene riconosciuta una indennità giornaliera feriale di 60 euro e di 100 euro per i
giorni festivi. Il COISP ha quindi chiesto che venissero immediatamente posti in essere i correttivi
economici ed alloggiativi per consentire al personale della Polizia di Stato di vivere in condizioni
dignitose, e percepire quantomeno la medesima indennità prevista per il personale della Marina
Militare e per le altre Forze armate coinvolte nella stessa attività operativa. L’attesa risposta
dell’Ufficio Relazioni Sindacali suona come una ulteriore beffa ai danni dei Poliziotti, poiché riporta
le informazioni incredibili fornite dalla Direzione Centrale Anticrimine, secondo cui “…non è stata
sostenuta alcuna anticipazione per i costi di viaggio, mentre per quelli di alloggio, causa la partenza
improvvisa (la convenzione è stata formalizzata sabato 19 ottobre con l’impossibilità di accedere
all’ufficio cassa per l’anticipo contante), si era ovviato, concordando con la Questura di Agrigento il
regime di missione di ordine pubblico”. Inoltre viene descritto l’”abbandono a Palermo”, come
“imputabile alla mera attesa del volo per Lampedusa, in ritardo all’aeroporto del capoluogo
siciliano”. “Con riferimento, inoltre, alla situazione alloggiativa, - prosegue la nota - se da un canto,
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale - Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria
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questa è sicuramente molto “spartana” perché risponde a criteri militari, dall’altro, non è però
offensiva della dignità umana ed è più confortevole di quella riservata agli stessi militari”.
Ebbene, “la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato”, in particolare la persona che “ha
fornito (gli) elementi informativi”, deve soltanto vergognarsi per quello che ha scritto!
Il COISP aveva lamentato il vergognoso trattamento riservato al personale della Polizia di Stato
comandato a svolgere servizio nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum” per ciò che concerne il
fatto che lo stesso era stato abbandonato a sé stesso nell’individuare strutture ricettive ove dormire e
mangiare (a proprie spese!).
La Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato risponde che comunque sia il personale in
questione ha saputo arrangiarsi e, quanto all’aspetto economico, che non è stato possibile dare
l’anticipo contante in quanto la convenzione è stata formalizzata sabato 19 ottobre con l’impossibilità
di accedere all’ufficio cassa.
La Direzione dimentica (con ciò testimoniando una ignobile lontananza dai poliziotti e dai loro
diritti!!) che il personale comandato in servizio fuori dalla propria sede non deve doversi arrangiare da
solo e che anche se alcuna convenzione veniva fatta, ugualmente l’Amministrazione avrebbe dovuto
corrispondere le spese di vitto e alloggio, piuttosto che costringere i colleghi a far fronte a dette spese
con i propri soldi. Il fatto quindi che la convenzione è stata fatta solo di sabato quando oramai l’ufficio
cassa era chiuso, è una affermazione indecente!
Il COISP aveva poi denunciato le condizioni alloggiative inaccettabili in cui i poliziotti erano costretti
sulla nave della Marina Militare, e le affermazioni sulla collocazione “spartana … ma non offensiva
della dignità umana” sono spudorate!!
Noi non sappiamo in che condizioni è abituato a vivere chi ha sottoscritto e chi ha pensato una
frase del genere. Ma è veramente stupido affermare che la condizione raffigurata nelle foto allegate
non sia offensiva della dignità umana.
Poco ci interessa, poi, a tal riguardo, un
paragone con i militari visto che questi,
allorquando si trovano imbarcati, percepiscono
indennità ed hanno benefici anche pensionistici
che ai nostri colleghi non vengono riconosciuti,
perché chi li ha comandati a patire lo stesso
disagio dei militari non si è certo preoccupato di
ottenerli per loro! Tanto è gente che deve
arrangiarsi da sola!!
Come COISP invece non avevamo ancora fatto
cenno ai turni di lavoro cui sono stati sottoposti i
nostri colleghi comandati a svolgere il servizio.
Bene ha fatto, in questo caso, a farne cenno la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato,
la quale a tal riguardo però afferma che “Circa i turni di lavoro, sono stati sostenuti i ritmi che
contraddistinguono le attività emergenziali di questo genere”. Cosa significhi una tale affermazione
deve spiegarlo l’Ufficio per le Relazioni Sindacali, il quale sa bene che gli unici turni ed orari di
lavoro del personale della Polizia di Stato sono quelli previsti dal vigente A.N.Q., ove non si fa ad
alcun riferimento a fantomatici “ritmi che contraddistinguono le attività emergenziali”!!
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale - Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria
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Le grandi sciocchezze - pardon, “elementi informativi” - riferite dalla Direzione Centrale
Anticrimine della Polizia di Stato si concludono, infine, con una specie di patetico plauso:
Tutto il personale impiegato non si è sottratto all’impegno, che è stato valutato, sia dal punto di vista
professionale che umano, di grande merito.
Il personale della Polizia di Stato non si è mai sottratto dall’adempiere con professionalità i propri
compiti e non lo ha fatto nemmeno quando è stato comandato ad adempiere a tali compiti da chi
ritiene che l’approssimazione e la strafottenza possano ancora essere tollerati nella nostra Polizia
di Stato.
Quanto invece all’aspetto umano, è impossibile pensare che i poliziotti coinvolti loro malgrado
in questa vicenda, pur essendo stati bistrattati ed umiliati dalla propria Amministrazione, avrebbero
potuto far mancare la PROPRIA umanità e vicinanza nei confronti di poveri disperati che affrontano
un pericoloso viaggio in mare nel tentativo di migliorare la propria esistenza e quella dei loro
familiari. A fronte del loro grande merito, tuttavia, si evidenzia in questo caso il grande demerito del
Dipartimento della P.S.!
Piuttosto che gli assurdi “elementi informativi”, sarebbe stato pertanto senz’altro più dignitoso, per la
Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, rispondere che qualche funzionario del
Dipartimento non ha funzionato!!”
“L’auspicio – conclude Maccari – e che nei confronti di coloro che hanno finora operato con
leggerezza e strafottenza, dando atto inoltre di enorme incapacità gestionale, venga trovata
collocazione in altri settori della nostra Amministrazione, dove la loro approssimazione e
strafottenza non possa più nuocere al personale.