Il Napoli vince nell’arena di Fuorigrotta il team di De Canio

Nov 4th, 2013 | Di cc | Categoria: Calcio, Sport

Vittoria al San Paolo:si festeggia sulle note de “o surdato nnamurato”

L’avversario per il Napoli di Benitez sembra destare un po’ di tensione,come tutti quei team che scelgono di difendersi,lasciando pochi spazi di inserimento in area per gli azzurri.Al 6’ esce Mesto a causa di un infortunio e quasi inspiegabilmente non è sostituito dal titolare,che ormai occorre chiamare ex,Cannavaro,ma dal giovane attaccante brasiliano Uvini.Al 15’ dopo una palla recuperata da Higuain,è lancio per Dzemaili che fornisce l’occasione a Callejon di gonfiare la rete con un potente tiro dalla trequarti.Il Napoli continua ad attaccare,ma non riesce a raddoppiare il vantaggio fino a quando Insigne in una ripartenza trasporta con sé la palla in area e la serve ad Hamsik che con il suo tiro colpisce con potenza la porta del Catania,facendo venire giù il San Paolo.La squadra siciliana comunque non sembra perdersi d’animo e al 24’ trova il gol con Castro che, favorito dalla difesa azzurra poco attenta, spiazza Reina firmando il gol dell’2-1.

Nella ripresa il Napoli tenta in più occasioni di andare ancora a segno,ma è più volte fermato dal portiere Andujar.Higuain per ben due volte è fermato ancora dal portiere,che non fatica a bloccare neanche il tiro di Albiol su assist di Insigne.Non si arrende ancora l’attacco partenopeoche sotto la pioggia con Callejon sfiora ancora il terzo gol colpendo il palo.Il Catania al 36’ tenta il pareggio proponendosi con Keko  il cui tiro sembra risultare troppo angolato.Il match termina così;il Napoli vince sperando di accorciare le distanze dalla capolista, pur senza sprecare tutte le proprie energie in vista della partita contro il Marsiglia, e il Catania con i suoi tifosi,presenti in numero limitato in tribuna ospite,torna a casa a mani vuote con il ricordo nella mente del grande inno partenopeo “o surdato nnamurato” che viene cantato a gran voce dai sostenitori napoletani presenti al San Paolo.

  Martina Bruna Chiaiese

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