IN BRASILE CESARE BATTISTI TIENE CONFERENZE ALL’UNIVERSITA’: L’ITALIA RINUNCI ALLA PARTECIPAZIONE AI MONDIALI DI CALCIO
Nov 4th, 2013 | Di cc | Categoria: Sindacato“Il Brasile, dai vertici istituzionali fino al mondo accademico, si prende gioco dell’Italia
e del dolore di chi ha perso una persona cara per mano di Cesare Battisti.
Il Brasile continua a sputare sul sangue di quelle Vittime. Se le nostre Istituzioni
avessero un minimo di dignità e di orgoglio nazionale, dovrebbero interrompere in
maniera clamorosa i rapporti con il paese sudamericano, magari boicottando i prossimi
mondiali di calcio con il ritiro della squadra azzurra”. E’ quanto afferma Franco
Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia,
commentando la notizia della lezione che Cesare Battisti, in qualità di conferenziere
pagato con un gettone di 500 euro, terrà all’Università federale di santa Caterina,
a Florianopolis, sul tema “Chi ha diritto a vivere” finanziata con soldi pubblici.
“Cesare Battisti - ricorda Maccari - è un assassino condannato all’ergastolo in Italia
per l’uccisione di quattro persone. Il governo carioca non solo ha negato la sua
estradizione in Italia, concedendogli lo stato di rifugiato politico e quindi
consentendogli di sottrarsi al proprio debito con la giustizia, ma addirittura trasforma
un terrorista in una star della cultura. Il Brasile è un paese che ignora i principi basilari
di Democrazia e di Giustizia, è un paese che non ha alcun rispetto per il valore della
Vita perché ospita con tutti gli onori un assassino, è un paese che non dà valore
all’Onore perché eleva a maestro un personaggio che non si è assunto le proprie
responsabilità di fronte al sangue di persone innocenti che ha versato copioso,
è un paese che con il suo comportamento insulta l’Italia. Il nostro Governo,
dovrebbe troncare immediatamente i rapporti con il Brasile. Purtroppo siamo convinti
che dopo aver abbandonato i nostri marò al proprio destino, anche di fronte agli
affronti spudorati del Brasile il Governo porgerà l’altra guancia.
E mentre in questo 4 di novembre si suona in ogni piazza l’inno di Mameli in
onore dei martiri caduti per la difesa della nostra Patria e della Libertà,
dobbiamo dolorosamente prendere atto che i nostri governanti l’Elmo di
Scipio ormai l’hanno portato al monte dei pegni”