Obama all’Onu: Risposte globali per sfide globali
Set 24th, 2009 | Di cc | Categoria: Esteri
64° seduta dell’organo principale delle Nazioni Unite. C’era grande attesa per il primo discorso all’ONU del neo-Presidente USA Barack Obama, il quale non ha deluso le attese.Parole mai proferite prima d’ora da un Presidente americano (eccezion fatta per l’idealista Woodrow Wilson, creatore della Società delle Nazioni e per F.D. Roosevelt, che plasmò le Nazioni Unite) sono state udite da un’affascinata Assemblea Generale.Obama fa capire al mondo che è finito il tempo dell’unilateralismo americano, che ora bisogna agire tutti insieme, finalmente. Il Presidente parla di una nuova America, che chiude Guantanamo e rifiuta la tortura a tutti i livelli.Il discorso di Obama poggia su quattro pilastri fondamentali su cui fondare “il futuro che noi desideriamo per i nostri figli”.Il primo è la non-proliferazione nucleare, in seguito alla quale il governo americano ha già annunciato tagli profondi al suo arsenale. Ciò sarà fondamentale per garantire al mondo pace e sicurezza, le quali necessitano anche di una definitiva risoluzione del conflitto arabo-israeliano. E’ qui che Obama, per la prima volta, denuncia le occupazioni israeliane dei territori palestinesi iniziate nel 1967, dichiarandole illegittime.Il terzo pilastro consiste nella salvaguardia ambientale, della quale tutto il mondo, nessuno escluso, deve essere partecipe. In ultimo, Obama fa riferimento alla crisi economica, che può essere risolta soltanto tramite una ferrea regolamentazione finanziaria a livello globale.E’ iniziata, dunque, l’era del cosiddetto “multilateralismo pragmatico”, di cui Obama vuole farsi portavoce insieme a tutto il mondo. Iran e Corea del Nord sono avvisati. Matteo Perrottelli