ALZHEIMER, UN NUOVO FATTORE DI RISCHIO?

Ott 24th, 2013 | Di cc | Categoria: Salute

A Milano il convegno sul ruolo del rame nella malattia neurodegenerativa

24 milioni di individui nel mondo sono affetti da demenza, il 70% dei quali sono colpiti dalla malattia di Alzheimer: Dall’Italia arriva un ricerca rivoluzionaria. Venerdì 25 ottobre 2013, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, verranno svelati gli studi sul ruolo del rame nello sviluppo della malattia di Alzheimer. A promuovere l’evento è la Canox4drug, società italiana di ricerca nel campo biomedico nata nel 2012, che vanta la collaborazione di esperti dall’esperienza ventennale.  Canox4drug è nata con l’obiettivo di realizzare strumenti innovativi per la diagnosi precoce e la cura di malattie neurodegenerative. Tra queste la malattia di Alzheimer, la forma più comune di demenza che ad oggi risulta praticamente incurabile.

Un’equipe di ricercatori dell’Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca (AFaR) ha studiato per quasi un ventennio migliaia di pazienti affetti da Alzheimer dimostrando che  nella forma sporadica tardiva esiste una relazione tra declino cognitivo e livelli di  rame non proteico presente nel sangue. Il rame non-proteico è  quella quota di rame in circolo non legato alla ceruloplasmina (rame Non-Ceruloplasminico). Valori  in eccesso di questo tipo di rame sono tossici e aumentano il rischio di ammalarsi di Alzheimer.

Canox4drug ha dunque sviluppato C4D, un test diretto, innovativo, altamente preciso e ripetibile in grado di misurare la quantità di rame Non-ceruloplasminico in circolo. L’iter da seguire è semplice: è sufficiente sottoporsi ad un prelievo ematico. Il sangue prelevato viene poi analizzato per mezzo di una sonda fluorescente che emette dei segnali; il cambiamento di emissione è proporzionale alla quantità di rame Non-ceruloplasminico presente nel campione. Il test è già operativo presso il Policlinico Gemelli di Roma.

L’interesse verso questo nuovo fattore di rischio deriva anche dal fatto che esso  - almeno potenzialmente -  può essere corretto con appropriati interventi terapeutici che saranno oggetto di trials clinici in un prossimo futuro.

Al convegno, moderato da esperti del calibro del Prof. Paolo Maria Rossini e del Dottor Giuliano Binetti, prenderanno parola professionisti del settore: Stefano Cappa, Professore Ordinario di Neuropsicologia all’Università S. Raffaele di Milano che interverrà in merito ai marcatori neuropsicologici. Il Professor Alessandro Padovani, Direttore della Cattedra di Neurologia e della Scuola di Specializzazione in Neurologia di Brescia, analizzerà invece i marcatori generici e biologici. A conclusione della prima parte, il Vice Direttore scientifico dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, Giovanni Frisoni (responsabile del programma di Disturbi cognitivi all’Ospedale Universitario di Ginevra e Vicedirettore scientifico dell’Irccs San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia), presenterà i marcatori neuro radiologici e di flusso/metabolismo.

Il Professor Massimo Gennarelli dell’Istituto di Genetica Medica dell’Università di Brescia, proporrà l’intervento “Determinanti genetici del metabolismo del rame”. A seguire la Dottoressa Rosanna Squitti (la neurobiologa dell’AFaR a cui va riconosciuta la paternità delle ricerche sul rame)  affronterà l’argomento “Metabolismo del rame malattia di Alzheimer: 10 anni di evidenze”. La conclusione del convegno sarà dedicata all’illustrazione del nuovo Test C4D per la rilevazione del rame Non-ceruloplasminico, a cura del Professor Nicola Antonio Colabufo.

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    ñïñ çà èíôó!…

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