Le amnesie sull’amnistia. Il caso Matteo Renzi

Ott 16th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

Matteo Renzi ha preso i peggiori difetti dei suoi compagni di sinistra che

voleva tanto rottamare e poi asfaltare: l’incoerenza e la capacità di cambiare idea secondo la convenienza.

Ripercorriamo l’evoluzione, nel giro di nove mesi, del Renzi-pensiero sull’amnistia e ne avremo una conferma:

Dicembre 2012. Marco Pannella inizia uno sciopero della fame e al leader dei Radicali arriva, come spiega su Il Giornale Stefano Zurlo, la lettera di un consigliere regionale a sostegno della sua battaglia sulle carceri e per la concessione di un provvedimento di clemenza. Questa lettera è firmata anche dal sindaco di Firenze che evidenzia come gli scriventi volessero farsi “carico della lotta per l’amnistia, per la giustizia e perla libertà, per il ripristino della legalità e del rispetto della dignità all’interno delle nostre carceri… Con grande apprensione e la piena solidarietà da oggi introdurremo nelle nostre priorità istituzionali le necessarie misure affinché si possa limitare e riparare il collasso della giustizia e della sua appendice ultima delle catacombe carcerarie, luogo di sofferenze atroci, di tortura e di morte quotidiana».

Ottobre 2013. Il presidente della Repubblica invia un messaggio alle Camere per denunciare la drammatica situazione delle carceri italiane e sollecita le forze politiche ad adottare “rimedi straordinari”, come l’amnistia, per mettere fine a una situazione insostenibile. Renzi non perde a tempo e a stretto giro commenta così le parole di Napolitano: “Io penso ai giovani. Questa è una cosa molto diseducativa. Non è che una volta ogni tanto ci accorgiamo che le carceri sono piene e allora apriamo le porte delle celle!”.

Perché questo voltagabbana in meno di un anno? La spiegazione è semplicissima: Renzi oggi ha la necessità, per vincere le primarie, di conquistarsi anche l’elettorato più di sinistra che non vuole provvedimenti di clemenza, a maggior ragione se in questi potrebbe rientrare anche Silvio Berlusconi. E così Renzi fa una super piroetta e cambia completamente idea: l’amnistia non si deve fare. Rottamiamo l’incoerenza di Renzi.

Il mattinale

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