Italia indietro su banda larga, penalizzatele le aziende agricole

Ott 4th, 2013 | Di cc | Categoria: Sindacato

ROMA - La banda larga nel nostro Paese stenta a decollare , almeno secondo quanto  emerge dalla tavola rotonda “Senza rete non si fa rete”, organizzata da Cia, Agia e Cittadinanzattiva.  In Italia, a quanto pare,  l’accesso alla rete è ancora regno di pochi, nelle aree rurali soltanto il 17 per cento degli abitanti può contare su una connessione costante e di qualità, contro l’89 per cento delle aree urbane. E il problema delle aree rurali e svantaggiate, dove le infrastrutture tecnologiche sono latenti soprattutto nel Mezzogiorno, “pesa” sulle imprese agricole: oggi le aziende informatizzate del settore sono circa 61mila (il 3,8 per cento del totale), ma con un gigantesco gap territoriale: la quota raggiunge i massimi nel Nord-Ovest (10,9 per cento) e nel Nord-Est (8,1 per cento), mentre tocca valori minimi nelle Isole (2 per cento) e nel Sud (1,3 per cento).  Il grave ritardo accumulato dal governo nell’adozione dei provvedimenti attuativi per l’ implementazione dell‘Agenda digitale nazionale - aggiungono le tre associazioni - porta con effetti negativi anche sulla semplificazione amministrativa. Oggi la burocrazia - ricordano Cia, Agia e Cittadinanzattiva- soltanto all’agricoltura costa oltre 4 miliardi l’anno. La Cia mette in rilievo infine come i suoi giovani agricoltori, riuniti nell’Agia, sappiano utilizzare al meglio le opportunità offerte da Internet: in otto casi su dieci si connettono quotidianamente, mentre in cinque casi su dieci usano la rete per promuovere e/o vendere i propri prodotti. In questo modo - conclude la Cia - raggiungono più facilmente i consumatori, ampliando la propria clientela.

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